19 gennaio 2011
Cari ascoltatori, in questa nuova puntata dedicata ai prodotti della nostra regione andiamo insieme a San Giovanni in Persiceto a scoprire gli africanetti, una varietà di biscotti Savoiardi di colore giallo vivo a forma di lingotto. Gli africanetti detti anche africanèt o biscotti Margherita hanno una storia antica.
Francesco Bagnoli, che a San Giovanni aveva un biscottificio li preparò per la prima volta nel 1872 e li chiamò così perchè ne spediva molti in Africa orientale. Per la loro produzione ebbe addirittura il riconoscimento della Famiglia Reale. A Bagnoli subentrò negli anni ’30 Emilia Rusticelli, detta Mimì, da cui trasse il nome anche il Caffé Pasticceria che gestì dal 1930 per quasi 50 anni e che ancora sforna, accanto alle altre ricette di Bagnoli e cioè i dolci allo zabaione e la torta al cioccolato gli africanetti, che sono entrati di diritto nell’Elenco dei prodotti tradizionali della Regione Emilia Romagna.
La ricetta è semplice, i biscotti sono ottenuti dall’amalgama di tuorli d’uovo, zucchero e burro finemente lavorati, montati a lungo e cotti in forno a temperatura moderata in appositi stampi. A cottura ultimata, i biscotti risultano cavi al loro interno, dalla superficie esterna friabile e interna più morbida. In determinate ricorrenze era, ed è, costume offrire gli africanetti: 24 giugno festa del patrono di San Giovanni in Persiceto, durante la fiera di settembre, nel periodo del carnevale storico, ai matrimoni, battesimi, comunioni e cresime. Un tempo gli africanetti avevano estimatori molto ben locati, già dai primi del ‘900 si fregiarono di ben “undici sovrani brevetti” e la ditta Bagnoli poteva scrivere sulle sue scatole di essere fornitrice di Sua Altezza Reale (S.A.R.) il Duca di Genova, S.A.R. il conte di Torino, S.A.R. il Duca di Bergamo, S.A.R. Antonio d’Orléans, duca di Galliera e della Real Casa di Montenegro. Oggi gli africanetti sono alla portata di tutti e oltre alla storica pasticceria Mimì di via Guardia Nazionale si possono acquistare più o meno in tutte le pasticcerie e i forni di S.Giovanni.