19 febbraio 2014
Cari ascoltatori, eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova puntata dedicata alle ricette della tipicità. Il Carnevale è alle porte e non potevamo non parlare dei suoi ghiotti dolci: le frappe chiamate anche sfrappole, streghe, galani, chiacchiere e poi le castagnole.
Per le frappe, che sono una preparazione che si ritrova un po’ in tutte le province della nostra regione servono
300 gr di farina
due uova
50 gr burro
50 gr di zucchero
due cucchiai di brandy o anicione (a piacere)
limone
sale
olio
Mescolate farina, zucchero, uova, scorza di limone grattugiata, burro e liquore; lasciate riposare l’impasto per 20 minuti, poi stendetelo fino ad ottenere uno spessore di due mm. Tagliate poi delle strisce di pasta con la rotella dentata, annodatele a mò di fiocco e friggetele in abbondante olio. Una volta dorate togliete le frappe dal fuoco, asciugate l’olio in eccesso, cospargetele di zucchero a velo e servite.
Per la ricetta delle castagnole siamo andati a scomodare l’Artusi che non ci propone una, bensì due varianti della ricetta.
CASTAGNOLE I
Questo piatto particolare alle Romagne, specialmente di carnevale, è, a dir vero, di genere non troppo fine, ma può piacere.
Intridete sulla spianatoia una pasta soda con farina, due uova, una cucchiaiata di fumetto (metà anice e metà rosolio) , odore di scorza di limone e sale quanto basta. Lavoratela molto e con forza colle mani come fareste del pane comune, facendole a poco per volta assorbire una cucchiaiata di olio fine. Per ultimo tiratela a bastoncini, tagliateli a pezzetti del volume di una noce e gettateli subito in padella a lento fuoco dimenandola continuamente. Cotte che siano le castagnole, spolverizzatele di zucchero a velo e servitele diaccie; ché sono migliori che calde.
Se invece di fumetto vi servirete di cognac o di acquavite, il che sembra lo stesso, vi prevengo che non otterrete il medesimo effetto e che rigonfieranno poco.
CASTAGNOLE II
Eccovi una seconda ricetta di castagnole. Provatele tutt’e due ed attenetevi a quella che più vi garba.
Uova, n. 2.
Acqua, due cucchiaiate.
Fumetto, due cucchiaiate.
Burro, grammi 20.
Zucchero, grammi 20.
Un pizzico di sale.
Mettete in un vaso i rossi d’uovo, lo zucchero, il fumetto, l’acqua e il sale. Mescolate, montate le chiare e con questi ingredienti e il burro intridete tanta farina sulla spianatoia da formare un pastone che si possa lavorar colle mani. Dimenatelo molto perché si affini, poi fatene delle pallottole grosse quanto una piccola noce e friggetele come le antecedenti a fuoco lento e in molto unto.
E vi lasciamo sulle allegre note del compositore ceco Julius Fucìk, un saluto da Marina Leonardi