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28 Giugno 2013 | Archivio / Settimana news

Il bisogno di sangue non va in vacanza

Notizie dalla Regione e dal mondo

A cura di Cinzia Leoni e Paolo Rambaldi

28 giugno 2013

“Il bisogno di sangue non va in vacanza”
“Il bisogno di sangue non va in vacanza. Prima di partire, ricordati di donare”. E’ il messaggio che Regione, Avis e Fidas rivolgono in questi giorni, con sms e e-mail, agli oltre 150mila donatori abituali dell’Emilia-Romagna per invitarli a donare prima delle vacanze estive.La campagna estiva si affianca a quella di informazione e sensibilizzazione che Regione, Avis e Fidas portano avanti nel corso dell’anno e che nel 2013 ha come messaggio “Sali sulla Nuvola Rossa. Diventa donatore di sangue”. Per informazioni, i donatori e le donatrici possono rivolgersi alle associazioni, ai Servizi trasfusionali di riferimento o visitare il sito www.saluter.it/sangue e il portale del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna www.saluter.it.. A disposizione anche il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033.

Via alla prevenzione contro gli incendi nei boschi
Scatta in Emilia-Romagna dal 1° luglio al 30 settembre la fase di attenzione per gli incendi boschivi. L’Agenzia regionale di Protezione civile coordina l’attività delle squadre di Vigili del fuoco, Corpo forestale dello stato e volontari di Protezione civile attraverso la Sala operativa unificata permanente che sarà attiva tutti i giorni dalle 8 alle 20. In caso di avvistamento di un incendio i cittadini possono chiamare gratuitamente il Pronto intervento del Corpo forestale dello Stato 1515 e il  Pronto intervento dei Vigili del Fuoco 115, l’ 800-841051 (numero verde del Corpo forestale dello Stato) e 800-333-911 (numero verde dell’Agenzia regionale di Protezione civile).
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/via-alla-prevenzione-contro-gli-incendi-nei-boschi

Emilia-Romagna prima nell’uso dei fondi Por Fesr
L’Emilia-Romagna con 207 milioni di euro di spesa certificata risulta la prima in Italia per capacità di utilizzo dei fondi comunitari Por Fesr. Questo è quando emerso a Modena dopo che il Comitato di sorveglianza ha fatto il punto sui risultati e prospettive della programmazione dei fondi Fesr nei primi sei mesi del 2013. Tra i risultati più importanti ci sono quelli relativi alle misure post sisma a cominciare dal bando per il sostegno alla localizzazione delle imprese, all’allestimento di aree pubbliche a quello di sostegno agli investimenti nell’area del cratere. A queste misure si affiancano quelle ordinarie che agiscono in vari settori: dalla ricerca e innovazione al sostegno alle start up, dall’energia alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. Info e aggiornamenti sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it

Patto di stabilità, ecco il riparto della prima quota 2013
La Giunta regionale ha deliberato la ripartizione della prima quota 2013 relativa al patto di stabilità. Si tratta di quasi 100 milioni di euro che servono a comuni e province per pagare i fornitori e fare investimenti con risorse proprie. Nello specifico si tratta di 10,1 milioni in provincia di Piacenza, 11,6 nel parmense, 10,5 nel reggiano, 9,5 nel modenese, 15,2 nel bolognese, 6,2 nel ferrarese, 8,4 nel ravennate, 19,6 in provincia diForlì-Cesena e 8,1 nel riminese. La metà delle risorse è destinata ai piccoli comuni che, per la prima volta, sono soggetti alle norme del patto nazionale. A breve dalla Giunta una nuova ripartizione di circo 9 milioni di euro da destinare ai comuni colpiti dal terremoto del 2012.
Per maggiori informazioni: http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/patto-di-stabilita-ecco-il-riparto-della-prima-quota-2013

Riordino istituzionale, sciolte quattro comunità montane
Dopo le Comunità Montane dell’Appennino Bolognese, dell’Appennino Piacentino, dell’Alta Valle Marecchia e di Parma Est, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto, in accordo con i Comuni interessati, allo scioglimento di altre quattro Comunità Montane. La Regione Emilia-Romagna, infatti, ha provveduto all’estinzione della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, della Comunità Montana delle Valli del Nure e dell’Arda, dell’Appennino Cesenatee del Frignano.Il decreto di scioglimento prevede che, in tutti i casi, le Unioni che nasceranno tra i Comuni delle ex Comunità Montane subentreranno nella proprietà del patrimonio e nella gestione del personale (a cui sarà, quindi, garantito il posto di lavoro) attualmente in forza alle Comunità montane.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/riordino-istituzionale-sciolte-quattro-comunita-montane

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