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26 Gennaio 2011 | La ricetta

Il risorgimento della cucina italiana

Artusi artefice dell’unità della gastronomia tricolore

A cura di Marina Leonardi

26 gennaio 2011

Cari ascoltatori nel 2011 ricorrono due centenari, il 150° della nascita dello stato Italiano come tutti ben sapete e il 100° della morte di Pellegrino Artusi critico letterario, scrittore, gastronomo unanimamente riconosciuto come il padre della cucina delle case italiane e divulgatore della lingua italiana. Per questa occasione è stato rieditato il suo celebre volume La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, a cura di Alberto Capatti per la BUR Rizzoli. L’autore sarà a Casa Artusi venerdì prossimo 28 gennaio a presentare la nuova edizione del manuale artusiano a cui seguirà una interessante iniziativa dal titolo Il risorgimento della cucina italiana ovvero storie, racconti ( e assaggi) di come il cibo dica dell’Italia e degli Italiani molto di più di quel che non si creda, una degustazione di ricette scelte dall’Artusi dall’autore Alberto Capatti nella scuola di cucina di Casa Artusi.

E proprio in onore di Artusi vogliamo proporvi oggi una ricetta classicissima del grande gastronomo forlivese,

Ravioli all’uso di Romagna

I Romagnoli, per ragione del clima che richiede un vitto di molta sostanza e un poco fors’anche per lunga consuetudine a cibi gravi, hanno generalmente gli ortaggi cotti in quella grazia che si avrebbe il fumo negli occhi, talché spesse volte ho udito nelle trattorie: – Cameriere, una porzione di lesso; ma bada, senza spinaci. – Oppure: – Di questi (indicando gli spinaci) ti puoi fare un impiastro sul sedere. – Esclusa quindi la bietola o gli spinaci, eccovi la ricetta dei ravioli all’uso di Romagna:

Ricotta, grammi 150.

Farina, grammi 50.

Parmigiano grattato, grammi 40.

Uova, uno e un rosso.

Sale, quanto basta.

Fate tutto un impasto e versatelo sulla spianatoia sopra un velo di farina per dargli la forma cilindrica che taglierete in quattordici o quindici pezzi eguali foggiandoli a modo. Lessateli poi per due o tre minuti in acqua non salata e conditeli con cacio e sugo di carne, oppure serviteli per contorno a uno stracotto o a un fricandò.

Chi volesse partecipare alla bella iniziativa di Casa Artusi o volesse avere più informazioni può scrivere a info@casartusi.it o telefonare allo 0543 743138; 349 8401818

Brano corrente

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