8 febbraio 2012
Cari ascoltatori in questa nuova puntata dedicata ai prodotti tipici della nostra regione andiamo a scoprire il Salame di San Felice, un insaccato dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali.
Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dall’uso, nell’impasto, di vino rosso, rigorosamente, essendo in terre modenesi, di vino lambrusco.
Le carni selezionate per l’impasto, che provengono da alcuni tagli della mezzena del maiale, sono macinate insieme al grasso e dopo essere state debitamente salate a secco, messe in concia e mescolate vengono insaccate utilizzando i budelli dello stesso animale, opportunamente lavati e dissalati. Da qui la caratteristica forma cilindrica più o meno marcata.
Il salame ha origini molto antiche: già in tempi remoti vi era la necessità di conservare a lungo la carne, alimento indispensabile per il sostentamento, mediante l’utilizzo di conservanti assolutamente naturali quali il sale e le spezie.
Già in epoca romana la Valle Padana era rinomata per gli allevamenti di suini e allo stesso periodo risale la messa a punto delle tecniche di salagione e di stagionatura, che dalla Pianura Padana si sono poi estese e radicate in tutta Italia ed in Francia.
Il Salame di San Felice tradizionalmente viene consumato a fette sul pane, presentato assieme ad altri salumi rappresenta un valido antipasto della cucina tradizionale modenese, tagliato a fette larghe e rigorosamente in senso obliquo, si accompagna perfettamente al tradizionale gnocco fritto.
Il marchio di tutela Salame di San Felice è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Modena in collaborazione con il Comune di San Felice sul Panaro.
Per maggiori informazioni: www.salamedisanfelice.it