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25 Gennaio 2016 | Eventi

In memoria di Verdi

Nel 115° anniversario della scomparsa del Maestro le iniziative dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani

A cura di Valeria Cicala

Cari ascoltatori, portiamo alla vostra attenzione una data che ha anche altri carichi di “memoria” ma in questo contesto ve la segnaliamo in quanto mercoledì 27 gennaio ricorre il 115° anniversario delle scomparsa di Giuseppe Verdi. E a Parma, cogliendo questa circostanza, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani presenta alla città e alla stampa le  più recenti pubblicazioni e i nuovi progetti editoriali e di ricerca, alla luce anche della costituzione  della Commissione dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani, voluta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e affidata all’Istituto medesimo.

L’evento si svolge dalle 15,30, presso l’Auditorium della Casa della Musica in piazzale San Francesco e sarà l’occasione per presentare in anteprima il nuovo numero di “Studi Verdiani”, l’annuario giunto al numero 25.

Interverranno alla manifestazoine l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Maria Laura Ferraris, il Rettore dell’Università Prof. Loris Borghi, il Prof. Michele Guerra delegato alla cultura,università, territorio e rapporti con i mezzi di comunicazione, il dott. Mauro Tosti Croce  rappresentante del Ministero  dei beni e delle attività culturali e del turismo nel Consiglio di amministrazione.

Saranno il Presidente M° Nicola Sani, Alessandra Carlotta Pellegrini, Direttore scientifico e Sandro Cappelletto Direttore dell’annuario “Studi Verdiani” a presentare le attività dell’Istituto nazionale di studi verdiani.

Vorremmo darvi alcune segnalazioni dall’insieme degli interessanti saggi che costituiscono questo prezioso, nuovo fascicolo degli “Studi Verdiani”.

Dei tre saggi dedicati a Otello, nell’anno in cui si celebrano i 400 anni dalla morte di William Shakespeare, il contributo di Andrea Estero propone Nel cantiere verdiano di Claudio Abbado: Otello. Esaminando la partitura dell’opera, custodita nell’archivio dei Berliner Philharmoniker, lo studioso si sofferma dapprima sul metodo di lavoro del direttore scomparso nel gennaio 2014 e sul rapporto «non sempre lineare tra edizioni critiche e testo eseguito». Poi, con evidenze tanto inedite quanto inoppugnabili, esamina la ratio dei molti interventi di Abbado (vocali, strumentali, di concertazione) che modificano il testo originario. Una serie di grafici a colori realizzati grazie al Sonic Visualizer permette infine di confrontare, relativamente ad alcune scene, le “forme d’onda” di quattro diverse interpretazioni di Otello: Toscanini (1947) , Karajan (1961), Kleiber (1976), Abbado (1997). Gli altri due contributi su Otello sono a firma di Daniela Tortora, e Nors S. Josephson.

Mentre Marcello Conati scrive su Quattro personaggi in cerca d’autore. Vocalità e interpreti de Il Corsaro.

Di grande interesse Le lettere di Verdi conservate presso l’Archivio Storico della Rai. Un contributo allo studio di documenti editi e inediti . Si tratta di una dettagliata e circostanziata ricostruzione, firmata da Andrea Malvano, che per la prima volta elenca in modo esaustivo il significativo patrimonio di autografi verdiani custodito dalla Rai.

Nuova nella rivista è la sezione Dialoghi – Presenza di Verdi nelle esperienze contemporanee. Ospita le riflessioni attorno a Verdi di quattro tra i principali compositori italiani contemporanei : Silvia Colasanti, Matteo D’Amico, Riccardo Panfili, Fabio Vacchi. Ognuno di loro, con lampante diversità di punto di partenza, modalità di racconto, approdo, narra del rapporto, della ‘scoperta’ o del conflitto versus Verdi, nel corso della propria formazione. Ne emerge una relazione non facile, mai scontata, però inevitabile e, quel che più conta, fertile: fertile oggi.

Piero Mioli (Ex libris) ed Elvio Giudici (Non ti sento ma ti vedo tantissimo) firmano le ottime rubriche dedicate ai libri e ai dvd ‘verdiani’.

Un appuntamento da non perdere quello di mercoledì e un libro da leggere per comprendere sempre meglio la grandezza di Verdi.

Un saluto da Valeria Cicala.

Brano corrente

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