“L’Emilia è la mia casa. E quello che la rende speciale sono le persone. Terra di cantautori, musicisti, compositori, ingegneri, contadini. È come se fosse ieri: alle 4.03 del 20 maggio del 2012 in Emilia Romagna la terra tremò e quella che era una notte come tante si trasformò in un incubo. Case a terra, Chiese distrutte, persone morte e altre consapevoli che non avrebbero fatto ritorno a casa la sera, per chissà quanti mesi. Ma gli emiliani non piangono, non si disperano, non fanno audience. Il loro dolore è misurato. Terra fiera e orgogliosa, ha trovato la sua forza nella reazione alla perdita, la nostra rabbia è diventato il nostro punto di forza e giorno dopo giorno, attraverso la solidarietà ha mostrato la forza di rialzarsi. L’Emilia è la mia terra e quello che la rende speciale è che ancora non smette mai di stupirmi ed emozionarmi. Grazie agli emiliani che non smettono mai di essere dei sognatori.”
Inizia così La Ballata dei Senzatetto, il cortometraggio d’animazione che parla di Emilia Romagna e interamente realizzato nel territorio. Grazie a un team di giovani professionisti con esperienza internazionale, e all’entusiasmo dell’autrice e regista parmense Monica Manganelli, il prossimo maggio il pubblico del Festival di Cannes si farà guidare da Tommaso, il piccolo protagonista, e dalla sua amica lumaca attraverso un viaggio tra dolore, coraggio e speranza.
Realizzato in 3D seguendo una metodologia lavorativa che segue l’esempio degli studi creativi più importanti all’estero, che affrontano progetti di movie production e commercial in tutte le fasi dall’ideazione alla realizzazione “La Ballata dei Senzatetto” unisce la moderna tecnologia alla commovente sensibilità del racconto, in cui musica e simbologia sono predominanti, omaggiando in poco più di 8 minuti il territorio e la sua gente. Tanti i simboli che vi si ritrovano: come le mongolfiere che scoperchiano i tetti e che ricordano la famosa manifestazione di Ferrara, o le tonalità di marrone della “terra” emiliana che omaggiano le scene dei campi di grano e le rive del Po di “Novecento” di Bernardo Bertolucci. A credere nel progetto è stata l’Emilia Romagna Film Commission, che ne ha reso possibile la realizzazione contribuendo al 30% delle spese.
Monica Manganelli, dopo aver lavorato a lungo all’estero in produzioni internazionali, ha deciso di tornare a casa e di mettere a disposizione la professionalità acquisita per far crescere il settore in Italia. Con lei abbiamo parlato a lungo di questo progetto e delle prospettive future
Intervista a Monica Manganelli
Per saperne di più: La Ballata dei senzatetto sul portale ER Cultura