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7 Gennaio 2009 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

La cucina bolognese degli spadaccini di San Paolo

Lo Sguardo Altrove: storie di emigrazione

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri

7 gennaio 2009

 

“Una cucina artigianale, genuinamente bolognese, basata sulla tradizione”: così recita il sito del ristorante Spadaccino a San Paolo del Brasile, inaugurato nel 1998 dai fratelli Paola e Roberto Lazzarini. Una storia da raccontare, quella della famiglia Lazzarini, perché i proprietari sono schermidori di fioretto, da cui il nome del ristorante, e i loro genitori sono stati degli apprezzati cantanti lirici.

 

Chiediamo subito a Paola Lazzarini, componente della squadra brasiliana di scherma per più di trent’anni,  se ci sono delle affinità tra la scherma e la cucina: Il modo di accostarsi ai cibi in punta di fioretto sembra più francese che italiano: com’è stato allora il passaggio dallo sport alla gastronomia? La cosa curiosa, anche, è che Paola ha una laurea in ingegneria, come il fratello, pure lui campione di scherma.

 

Mamma Luciana, anche lei tra i fornelli, è stata una cantante lirica. La musica è quindi un’altra parte importante della famiglia Lazzarini. Come è avvenuto e per quali motivi, il trasferimento da Bologna a San Paolo del Brasile?

 

Quali sono i cibi della cucina bolognese che i brasiliani apprezzano di più? E quelli che proprio a loro non piacciono? E in generale, che cosa piace ai brasiliani dell’Italia?

 

Un’ultima domanda. Lo Spadaccino, che per insegna ha una spada con la dicitura “Cucina di Bologna”, esiste anche a Bahia. Qual è la differenza, nell’accostarsi alla gastronomia bolognese, tra i clienti di San Paolo e quelli di Bahia?

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