27 settembre 2011
Cari ascoltatori, possiamo dirlo senza paura di smentita: la mostra Ansel Adams. La Natura è il mio regno, allestita a Modena negli spazi espositivi dell’ex ospedale Sant’Agostino, è davvero superba. Tutte le immagini esposte realizzate in un perfetto bianco e nero sono di grande qualità, nella scelta del soggetto e nell’esecuzione. Del resto, che l’americano Ansel Adams sia stato il più importante fotografo di paesaggi del Novecento, non è un segreto. Farà stupire forse i profani, che la sua più grande retrospettiva italiana venga realizzata a Modena e non a Roma o a Milano. Ma vero è che Modena, già dagli anni ’60 e di nuovo oggi grazie alla preziosa raccolta della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è tornata a essere una delle capitali italiane della fotografia.
E veniamo alle oltre 70 immagini in mostra, scelte una ad una, tra le stampe vintage originali realizzate dallo stesso Adams, dal curatore della mostra Filippo Maggia e che provengono da musei internazionali, collezionisti privati e prestigiose gallerie americane.
Tra le immagini in mostra, il colosso granitico dell’Half Dome rischiarato dalla luna, le profondità a perdita d’occhio dei canyon dell’Arizona, i cumuli di neve ancora intatta all’uscita di una caverna nel parco Yosemite, i rami ritorti di una sequoia secolare, le distese rocciose del deserto di Manzanar. Le foto della vegetazione in autunno, sono realizzate con una tale ricchezza di particolari che si vedono a colori anche se sono realizzate in bianco e nero. Tanta è la cura e l’abilità di Adams nel cogliere e sottolineare i dettagli e i particolari anche nelle foto da lontano.
Nato (1902 -1984) e vissuto per la maggior parte della sua vita a San Francisco, Adams scoprì il Parco Nazionale Yosemite in gioventù, all’età di 14 anni; iniziò a fotografarlo con la sua prima macchina, una Kodak Brownie regalatagli dal padre, e da allora decise di tornarci con regolarità tutti gli anni, facendone il soggetto di una vita. E, diciamo noi, regalandoci scatti davvero sublimi, di grande modernità.
Ma per saperene di più abbiamo con noi il curatore della mostra, Filippo Maggia.
Intervista a Filippo Maggia
Info
Quando: fino al 29 gennaio
Dove: Ex Ospedale Sant’Agostino, Via Emilia Centro, 228
Orari: martedì/venerdì 11-13 / 15.30-19
sabato e festivi 11–20 – 1 novembre 11:00–20:00
Visite guidate: 1 e 22 ottobre ore 11:30
Tel. 059 239888