Saranno 123 gli artisti sul palcoscenico della Polisportiva Formiginese e su quello assolutamente inedito dello stabilimento industriale della Menù di Medolla. Insieme affronteranno la “Sinfonia n. 9 di L. Van Beethoven”, uno dei brani più conosciuti e complessi della musica sinfonica.
Mancherà però un direttore d’orchestra, com’è nella natura del progetto Spira mirabilis, i cui componenti suonano infatti sempre senza direzione. Non si tratta una scelta anarchica, ma del desiderio di questi giovani e competenti musicisti di dare vita a una sorta di ideale, invisibile, direttore tramite l’elaborazione di un pensiero collettivo. Per dare concretezza a questo progetto e approfondire singolarmente e in gruppo lo studio si ritrovano ogni anno a Formigine: arrivano qui da tutta Europa per avere un luogo dove poter provare con tranquillità e infine condividere il risultato con un pubblico che non abbia già deciso a priori cosa aspettarsi dalla sinfonia. Negli otto anni di vita di Spira mirabilis, le Sinfonie di Beethoven sono state il punto focale del loro lavoro che da Formigine è poi approdato nelle più importanti sale da concerto d’Europa. E’ stato quindi naturale per Spira arrivare all’esecuzione della Nona Sinfonia che mai è stata eseguita senza direzione, quantomeno recentemente, e non solo per il grande numero di artisti coinvolti, ma anche per la densità del suo messaggio musicale. Per questa occasione Spira amplia l’organico a coristi e solisti, coinvolgendo il Coro Luigi Gazzotti di Modena.
Abbiamo Francesco Bossaglia al telefono che ci racconta di questi due eccezionali appuntamenti
Intervista Francesco Bossaglia
I due concerti sono a ingresso libero e con prenotazione obbligatoria. Il progetto Spira Mirabilis è sostenuto tra gli altri dal Comune di Formigine e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.