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28 Gennaio 2017 | IBC news

La stoffa dell’artista

Gli arazzi di Burri per la Regione Emilia-Romagna

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori, vi segnaliamo un evento che coniuga un interesse di carattere storico artistico con quello di una vicenda che riguarda direttamente la Regione Emilia-Romagna e due delle opere di un grande artista, Alberto Burri nato nel 1915 morto nel 1995, che fanno parte della collezione d’arte della Regione e che gli furono commissionate da questa.

Si tratta di due arazzi di dimensioni monumentali (650 x 100 cm ognuna), ispirati nelle proporzioni alla forma architettonica degli edifici del Fiera district. La loro storia risale al 1985 quando l’ente regionale commissiona al maestro dell’Informale materico un intervento artistico per “l’arredamento e l’abbellimento dell’atrio regionale” della prima torre, sede degli uffici della Regione, costruita tra il 1982 e il 1985 su progetto dell’architetto Kenzo Tange. Questo in applicazione della legge cosiddetta del 2 per cento, in virtù della quale una parte della spesa complessiva per la costruzione di un edificio pubblico deve essere destinata alla realizzazione di opere d’arte contestuali.

Ora gli arazzi sono stati sottoposti a un intervento di pulitura che ne esalta il cromatismo e la brillantezza e in occasione di Arte Fiera 2017 sono proposti al pubblico mettendoli a confronto con i bozzetti dell’opera, di proprietà della Regione, ora conservati alla Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi a Riccione ed esposti eccezionalmente accanto agli arazzi.

In occasione del centenario della nascita dell’artista, nel 2015, la Giunta regionale ha promosso, avvalendosi del proprio Istituto per i beni culturali, un intervento di manutenzione per la pulitura e il fissaggio di parti a rischio di distacco, curato dalla ditta R.T. Tessile di Albinea, realizzato nel dicembre 2016.

Il disegno per le due tele appartiene alla fase creativa matura di Burri che approda proprio negli anni ’80 a una modalità espressiva affidata a linearismi, nuclei grafici e forme pure ed elementari fondate su contrasti cromatici. 

La realizzazione in lana, a partire dal bozzetto originale dell’artista del 1986, è affidata alla ditta tedesca Jab di Bielefeld, specializzata in creazioni tessili d’arte, l’unica presente in Europa in quel tempo in grado di lavorare arazzi con le caratteristiche e le dimensioni previste da Burri.

Le opere furono pensate e allestite sotto la supervisione dell’artista stesso, affiancate su una grande parete all’ingresso della torre di Viale Aldo Moro 30 e successivamente trasferite nell’attuale sede della Giunta regionale a seguito della riorganizzazione delle collezioni d’arte dell’Ente, e dunque visibili per chiunque varchi la soglia del civico 52 di viale Aldo Moro.

Vi segnaliamo che venerdì 27 gennaio, alle 17.30, nello spazio Talk di Arte Fiera si è svolta una conversazione per approfondire la figura di Alberto Burri e la vicenda creativa dei suoi arazzi insieme allo storico e critico Bruno Corà, Presidente della Fondazione Burri; ha introdotto Angela Vettese, Direttrice di Arte Fiera.

Prendete nota degli orari per vedere gli arazzi in occasione di Arte Fiera: apertura al pubblico dal 25 al 27 e il 30 gennaio 2017, dalle 11 alle 19, sabato 28 gennaio dalle ore 10 alle ore 22 (in occasione della Notte Bianca di Art City) e domenica 29 gennaio dalle ore 10 alle ore 19.30. Ingresso libero

Buon fine settimana da Valeria Cicala

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