10 maggio 2011
Cari ascoltatori, in questa nuova trasmissione dedicata alle mostre torniamo a Modena per la prima retrospettiva italiana dedicata alla fotografa Anna Malagrida, protagonista dell’esposizione che la Galleria Civica ha allestito (fino al 19 giugno) nelle sale della Palazzina dei Giardini. Anna Malagrida (Barcellona, classe 1970), è molto conosciuta in Europa, diverse sue opere appartengono a collezioni private di tutto il mondo da New York al Giappone, da Seattle a Istanbul. La mostra modenese, curata da Isabel Tejeda, ha potuto realizzarsi grazie alla proficua collaborazione tra la locale Galleria Civica e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la madrilena Fundaciòn Mapfre. Per questa occasione Malagrida, ha realizzato due opere nuove e fatto dono di un suo lavoro dal titolo “Charenton” alla Raccolta della Fotografia dell’istituto modenese. E andiamo alla Palazzina dei Giardini dove, all’ingresso, lo spettatore si trova subito di fronte a una installazione dal titolo “La sala de baile”: una forma realizzata in tessuto che allude a un abito di foggia ottocentesca che ruota sotto la cupola, riflettendosi su alcuni specchi posti in cerchio alla base dell’installazione, un rimando in chiave contemporanea dell’antica destinazione della Palazzina e cioè Casino delle Feste della corte Estense.
Le opere della Malagrida si dipanano poi nelle sale sulla destra, sono fra le sue più conosciute, fra cui le bellissime “Interiores” (2000-2001), una serie di grandi immagini centrata sulla riproduzione di facciate di case e della vita che scorre dentro, una sorta di occhio indiscreto che indaga attraverso le finestre e ritrae con la macchina fotografica quello che Edward Hopper realizzava col pennello e con la stessa luce crepuscolare. Sono immagini davvero di grande suggestione. Così come gli scatti colti durante un viaggio in Giordania di cui è protagonista la città di Amman ritratta dall’alto. Amman è chiamata anche la “città bianca” e le immagini della Malagrida volutamente schiarite rendono ancora più diafana la metropoli. Sempre in questa ala della Palazzina è allestito un lavoro complementare a questa serie, si tratta del video “Danza de Mujer” girato nel deserto giordano nel 2007, che riproduce l’interno di un rifugio e mostra un velo scuro che copre una piccola finestra e mosso dal vento, come in una danza. Il “ballo” del velo è una metafora visuale che si riferisce alla condizione della donna nel mondo arabo.
Un altro suo lavoro molto interessante è esposto nell’ala sinistra della Palazzina, si tratta del video “El limpiador de cristales” (2010) che introduce la ricerca Escaparates che propone grandi immagini di vetrine di negozi dismesse, anche queste davvero di grande suggestione.
Orario mostre: Palazzina dei Giardini e Galleria Civica, Corso Canalgrande: merc – ven. 10.30 – 13.00; 16.00 – 19.30; sab e festivi 10.30 – 19.30, lunedì e martedì chiuso
Ingresso: gratuito. Info: tel. 059 2032911/2032940 www.galleriacivicadimodena.it