Se Virginia Woolf rivendicava “una stanza tutta per se” per le donne che scrivevano e la possibilità di poter avere uno spazio e anche una dimensione psicologica consone a colei che desiderava dedicarsi alla letteratura, i lettori hanno sempre nutrito grande curiosità rispetto al quotidiano e agli spazi nei quali i loro beniamini creavano pagine e personaggi indimenticabili.
E se molti, anche tra i contemporanei, hanno tentato di sottrarsi all’interesse del loro pubblico, cercando di far scomparire o non rivelare mai la loro identità e la loro stessa fisionomia, le case degli scrittori, le stanze e gli oggetti che si coniugano alla loro vicenda intellettuale ma anche umana, esercitano un fascino fortissimo sui lettori e alimentano, per la gioia degli editori, il mito che accompagna diversi poeti e romanzieri, creando pure in Europa e oltreoceano itinerari culturali e turistici che valorizzano luoghi e paesaggi.
L’Emilia-Romagna, da sempre terra di scrittori ed intellettuali di grande fama, ha un discreto patrimonio di case e di luoghi fortemente connessi a questi. L’Istituto per i beni culturali da anni si occupa di questo patrimonio importante sia per i contenuti, sia per le sue architetture.
Nel progetto di valorizzazione dell’IBC si inserisce sabato 19 e domenica 20 settembre 2015 la prima edizione di “Dove abitano le parole. Scopriamo le case e i luoghi degli scrittori in Emilia-Romagna”. Nel corso di questo fine settimana 15 luoghi e case museo, distribuiti su tutto il territorio regionale, aprono le porte con tante iniziative gratuite.
Due giorni in compagnia degli scrittori che sono nati o vissuti in Emilia-Romagna, da Ludovico Ariosto a Giovanni Pascoli, da Giosue Carducci a Marino Moretti. Scrittori di cui ci resta non solo l’eredità culturale ma anche l’eredità tangibile rappresentata da una casa – la loro casa – che spesso ancora conserva arredi, oggetti, memorie. In altre situazioni le case non esistono più, ma esistono luoghi che di un autore ci parlano con grande intensità. Pensiamo alla Ferrara di Giorgio Bassani, alla Luzzara di Cesare Zavattini alla “Bassa” parmense di Giovannino Guareschi.
Non si tratta di un’iniziativa estemporanea: IBC ha sempre dedicato a questi luoghi un’attenzione particolare che si aggiunge a quella messa in campo dalle amministrazioni locali – è il caso della rete romagnola delle case degli scrittori – e da numerose associazioni culturali.
Assai diversificata è l’offerta, si terranno reading, conferenze, passeggiate, workshop, visite guidate animate, laboratori per bambini, corsi di cucina, contest fotografici, merende, picnic, tutte a ingresso libero, tranne la cena “A tavola con Za”.
Scaricate il programma e organizzate il vostro itinerario.
Un saluto da Valeria Cicala
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it