Bentrovati a Cantine & Cucine amici di RadioEmiliaRomagna. Vi ho salutato a Imola e ho proseguito sulla strada per le colline di Faenza, addentrandomi sempre più nel cuore di Romagna. Arrivo in una giornata fredda ma baciata dal sole, seguendo le indicazioni per Santa Lucia e la Torre di Oriolo. Nonostante l’autunno inoltrato, protagonista della strada è una rigogliosa natura che tarda ad ingiallire. La mia destinazione è l’Azienda Leone Conti. Arrivata sul posto, non c’è nessuno che mi aspetta, semplicemente perché il suo proprietario si era dimenticato di me e del nostro appuntamento. Il suo arrivo in macchina è accompagnato dalle note dei Queen sparate ad alto volume ed immediatamente intuisco che riuscirò facilmente a sintonizzarmi con lui.
Ad attendermi in casa c’è invece un gatto che mostra evidente interesse a spettinarmi i capelli e una bellissima cagnolina che si siede ai miei piedi. Tutto è pronto per cominciare l’intervista. L’azienda di Leone è un’azienda che da sempre è stata condotta in famiglia. Una famiglia nobile, anche se la nobiltà che si respira in casa è più di animo che di genealogia. Leone Conti parlando dei suoi vini parla di sé, non sono prescindibili. Non mi nasconde nessuna delle sfaccettature del suo carattere così come presenta con amore e con soddisfazione le sue etichette. I suoi vini sono progetti, frutto della sua creatività, della sua curiosità, della sua voglia di sperimentare per superarsi e ottenere dalla sua terra i risultati migliori.Vi parlo di questo degustando il suo LeOne abbinato ai miei pensieri.
Lascio a Leone Conti la parola perché come presto scoprirete è un uomo che ha molto da raccontare.
Intervista a Leone Conti
Soddisfatta dall’intensa chiacchierata, vado via certa che ritornerò presto su queste colline, magari proprio per assistere al sognato concerto in stile Woodstock. Sono soddisfatta anche della bottiglia che porto a Maurizio Manzoni che sicuramente vi saprà descrivere al meglio il prezioso vino che ospita.
Degustazione con Maurizio Manzoni
Da Faenza a Ravenna, da un’atmosfera rustica all’atmosfera elegante di un ristorante di città che sembra essere un fotogramma di un film in bianco e nero degli anni ’40: il Ristorante Cinema Alexander. I proprietari, Sante Milandri e Pia Casu, hanno deciso di affidare la regia della cucina a Mattia Borroni. Milanese di nascita e classe 1990, Mattia è, nonostante la giovane età, un grandissimo chef che con tutta la sua freschezza e spontaneità riesce a destreggiarsi nella sua cucina con proposte che accontentano clientele tra le più differenti: gli amanti del pesce, della carne e di chi vuole con gusto seguire le sue proposte vegetariane e vegane.
Intervista a Mattia Borroni
Siamo arrivati ai saluti e alle anticipazioni. Prossima tappa sarà Bagnacavallo, dove andremo a scoprire il Burson Etichetta Nera della famiglia Longanesi, responsabile del salvataggio del vitigno autoctono uva Longanesi detto anche Burson. All’abbinamento ci penserà lo chef Fabrizio Mantovani, cuoco attento alla tradizione ma incline a rivoluzionare il classico con note gastronomiche innovative e curiose.
Un brindisi alla vostra salute, da Laura di Cantine & Cucine
Se vuoi saperne di più, visita i siti www.leoneconti.it – www.enotecaemiliaromagna.it – www.ristorantealexander.it
In questa puntata avete ascoltato: Canned Heat – On The Road Again; Dire Straits – Sultans Of Swing; Queen – A Kind Of Magic; Janis Joplin – To Love Somebody (per chef); Santana – Black Magic Woman.