18 agosto 2008
Radio Emilia-Romagna presenta:
Campus, scienza e conoscenza in Emilia Romagna.
Benvenuti a Campus. In questa puntata
continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della proposta formativa
e delle eccellenze didattiche delle università dell’Emilia
Romagna. Lo facciamo con l’Università di Bologna e con il
Prorettore alla formazione dell’Alma Mater Guido Masetti.
La
ristrutturazione del sistema universitario, la presenza sul
territorio, l’apertura internazionale, l’offerta didattica e i
servizi informativi. Sono soprattutto questi gli ambiti in cui l’Alma
Mater promuove la strada dell’innovazione. Dal 1989, l’Università
di Bologna ha avviato un progetto di decentramento in Romagna, il più
significativo mai sviluppato da un ateneo italiano, che nel 2000
porta alla costituzione dei poli
scientifico-didattici
di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini.
L’offerta formativa si struttura così in 23 facoltà
e 235 corsi di laurea, di cui 95 specialistici e 8 europei. Gli
attuali 90 master universitari impegnano 700 docenti in attività
formative di alto livello e in contatto con il mondo del lavoro.
L’attenzione per le prospettive
di occupazione dei
futuri laureati ha portato l’Università a stipulare ben 3500
convenzioni con le imprese, grazie alle quali 13.000 studenti
svolgono ogni anno un periodo di formazione in ambienti di lavoro.
Guido Masetti è il Prorettore alla formazione
dell’Università di Bologna
L’Università di Bologna è
la più internazionalizzata delle università italiane,
con 3600 studenti stranieri iscritti e oltre 1500 che ogni anno
partecipano ai programmi Socrates, Erasmus e Overseas. Un risultato
dovuto anche a scelte strategiche e processi di riforma di cui ci
parla questa scheda
Scheda
Settembre
1988: in Piazza Maggiore, a Bologna, i rettori di 430 università
di tutti i continenti sottoscrivono la Magna Charta Universitatum
Europaeum. L’occasione è quella del 900° anniversario
dell’Ateneo di Bologna, riconosciuto formalmente come l’Alma Mater di
tutte le università. La Magna Charta, in seguito sottoscritta
da altri 400 rettori, riafferma l’autonomia dell’università,
il legame inscindibile tra attività didattica e di ricerca e
il rifiuto dei limiti imposti da “ogni frontiera geografica o
politica”. Dieci anni più tardi l’Università di
Bologna inaugura una propria sede a Buenos Aires e, nel 1999,
nell’Aula Magna dell’Ateneo 29 Ministri dell’Istruzione Superiore
europei sottoscrivono la cosiddetta Dichiarazione di Bologna
in cui vengono definiti gli “obiettivi per realizzare l’Area
Europea dell’istruzione superiore”.
E’ l’inizio di un processo di riforma
ancora in atto per la ristrutturazione dei sistemi universitari che
si concluderà nel 2010. Così conferma il Prorettore
Guido Masetti
Per saperne di più consultate il
sito www.unibo.it
Per questa puntata è tutto, Campus vi
dà appuntamento alla prossima settimana
Abbiamo trasmesso Campus, reti e
connessioni di formazione ricerca e impresa in ER