26 ottobre 2012
“E in quel momento ho pensato che forse a modo loro gli oggetti, ogni tanto, mentre stanno lì, appoggiati sul mondo si fanno delle loro esclamazioni. Per qualche secondo diventano oggetti esclamanti”
Cari ascoltatori queste righe dello scrittore modenese Ugo Cornia tratte da Racconto in scatola, in Insoliti. Catalogo della personale di Lucio Riva, danno il titolo alla mostra che la Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti dedica appunto a Riva, classe 1928, decano degli artisti modenesi, che qui vive e lavora nella sua casa studio di Via del Teatro 1, una specie di Wunderkammer nella quale da sempre ha invitato artisti, collezionisti ed amici per mostrare i propri lavori. Un artista schivo che non ama molto le gallerie e gli spazi privati, la cui esistenza è inestricabilmente intrecciata a quella dei numerosissimi oggetti che letteralmente “popolano” la sua abitazione e che assembla creando opere in cui si sedimentano ricordi personali e reminiscenze culturali che aprono a profonde riflessioni filosofiche.
Si tratta di scatole, ma non solo, anche di veri e propri teatrini che fungono da archivi e memorie di vita vissuta: raffinate combinazioni di oggetti, i più svariati e curiosi, che lontani dal loro abituale valore d’uso, ci parlano di sé per poi divenire qualcosa d’altro, di misterioso, e fonte di sconfinata meraviglia.
Cimeli scientifici, oggetti d’antiquariato e di modernariato, vecchie fotografie, mappe geografiche, ma anche tanto altro, convivono insieme secondo una modalità di comporre oggetti eterogenei che richiama l’opera dell’americano Joseph Cornell e risale fino a Duchamp con i suoi contenitori che raccoglievano insieme tracce di idee, immagini e frammenti.
Per Riva gli oggetti sono dei significanti ricchi di forza evocativa e vanno intesi come testi di rappresentazione di una realtà “altra”: tra gli elementi che ricorrono con insistenza l’orologio, allusivo al tempo che fugge inarrestabile e la sedia intesa come “palcoscenico del mondo”.
Riva è anche autore di un numero impressionante di taccuini, alcuni dal formato minuscolo, veri e propri libri d’artista in esemplare unico, in cui scrittura e immagini vanno a comporre una sorta di diario privato.
La mostra propone una vasta selezione di queste opere, frutto della pluri-decennale attività dell’artista e presenta i taccuini che vengono esposti per la prima volta insieme ai lavori più recenti dell’artista.
Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti
Palazzo dei Musei
fino al 17 novembre 2012:
lunedì 14.30-19.00
dal martedì al venerdì 8.30-13.00/14.30-19.00
sabato: 8.30-13.00
tel. 059-2033372 fax 059-2033380