15 settembre 2008
Radio Emilia-Romagna presenta: Campus, scienza e conoscenza in Emilia Romagna.
Benvenuti a Campus. Bologna è una delle poche comunità scientifiche italiane che partecipa a tutti gli esperimenti in corso al Cern di Ginevra. In questa puntata ascolteremo sull’argomento Antonio Zoccoli e poi le news dalle università dell’Emilia-Romagna.
Lo scorso 10 settembre, giorno dell’attivazione del primo fascio ad LHC nel laboratorio internazionale del CERN, il Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra, si è tenuto a Bologna un incontro per celebrare l’importante contributo dei ricercatori bolognesi al progetto.
All’appuntamento ha partecipato anche Antonio Zoccoli, direttore della sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare, che così spiega le aspettative che la comunità scientifica internazionale nutre sull’esperimento in corso a Ginevra
La macchina utilizzata dagli scienziati del Cern è la più potente a disposizione della ricerca in tutto il mondo. Ascoltiamo le sue caratteristiche in questa scheda
Scheda
Il Large Hadron Collider (LHC) è il più grande e complesso strumento scientifico mai costruito ed è utilizzato per accelerare protoni alla più alta energia mai raggiunta dall’uomo. L’acceleratore è situato a 100 m di profondità nei pressi di Ginevra, nel laboratorio internazionale del CERN, in un tunnel circolare di 27 Km di circonferenza. Il 2008 segna il culmine di 20 anni di lavoro svolto da fisici, ingegneri e tecnici provenienti da oltre 80 paesi. Il 10 settembre il primo fascio di protoni è stato iniettato nell’acceleratore e per la prima volta la macchina è entrata in funzione nella sua interezza. Tale operazione prevede il raffreddamento di 1600 magneti superconduttori divisi in 8 settori a -271 °C, 2 gradi sopra lo zero assoluto delle temperature. Dunque un’impresa anche tecnologica senza precedenti.
Due fasci di protoni verranno fatti circolare in senso opposto producendo oltre 40 milioni di urti al secondo; l’energia liberata in tali urti, paragonabile soltanto a quella esistita nei primi istanti di vita del nostro universo, sarà allora sufficiente per la generazione delle nuove particelle che i ricercatori intendono analizzare.
Gli studiosi e i tecnici della Sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica dell’Università hanno dato il proprio apporto ai quattro esperimenti del progetto LHC, come spiega ancora Antonio Zoccoli.
E ora lo spazio dedicato alle news
Si chiama FIxO, “Formazione e Innovazione per l’Occupazione”, ed è il programma adottato da Unife e promosso dall’Agenzia Italia Lavoro per sviluppare l’occupazione giovanile. Con l’adesione al programma FIxO, il Job Centre dell’Università di Ferrara offre tirocini extra-curriculari destinati a laureandi e neolaureati e gestiti direttamente dall’Ateneo per rafforzare ulteriormente il rapporto con il mondo del lavoro. Per aderire al programma, contattare il Job Centre dell’Università di Ferrara allo 0532-293399, oppure scrivere a fixo@unife.it.
Per questa puntata è tutto, Campus vi dà appuntamento alla prossima settimana
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