Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.
In quest’ultimo appuntamento dell’anno prima della pausa natalizia, vogliamo tornare ancora una volta a parlarvi della sesta edizione del contest La Musica Libera. Libera la Musica. Se la scorsa settimana abbiamo ascoltato insieme i sette brani vincitori, oggi tocca agli artisti che si sono aggiudicati una menzione speciale da parte della giuria di qualità.
Sono stati in tutto otto i brani giudicati meritevoli, uno per ognuna delle sette categoria in gara, con un ex-equo per la sezione tematica dedicata alla legalità e alla lotta a tutte le mafie, la fortunata novità di questa edizione del concorso nata dalla collaborazione con Libera Emilia-Romagna.
E cominciamo proprio ascoltando il primo dei due brani menzionati in questa categoria. A voi i Cranchi con Eroe Borghese.
Eroe Borghese – Cranchi
Il progetto Cranchi nasce nel 2010 sulle rive del Po, all’intersezione fra Reggio Emilia, Ferrara e Mantova. Prende il nome da Massimiliano Cranchi, fondatore della band insieme a Marco Degli Esposti, e autore della maggior parte dei brani. Nel febbraio 2015 i Cranchi pubblicano il terzo album dal titolo “Non canto per cantare”, e il carattere urgente della loro musica, profondamente radicata nella dimensione sociale e politica, è evidente proprio nel brano che stiamo ascoltando, dedicato a Giorgio Ambrosoli, brutalmente assassinato nel 1979. Ancora dalla sezione Musica Libera per la Legalità passiamo adesso a un altro artista, Carlo Bolacchi, che con il piglio solare del folk ci racconta la sua Verità libera.
Verità libera – Carlo Bolacchi
Cantautore e chitarrista autodidatta, Carlo Bolacchi ci ha raccontato nel corso della serata del I dicembre (quando si è esibito con gli altri vincitori della sua categoria sul palco dell’Arci Zona Roveri di Bologna) di aver acquistato la sua prima chitarra grazie ai risparmi messi da parte in mesi di lavoro come operaio metalmeccanico. La sua vocazione musicale lo ha portato a suonare dapprima in diverse band, per approdare poi fra il 2012 e il 2013 al suo progetto solista, di cui Verità libera è il primo singolo. Dal folk di Carlo Bolacchi andiamo adesso nei territori del pop con Paolo Arduini, cantautore parmigiano che ha scritto il brano Leggera, cantato dalla brava Lara Ferrari.
Leggera – Paolo Arduini, Lara Ferrari
Dal rock alla musica leggera italiana degli anni Sessanta, fino alla New Wave, tante sono le influenze musicali di Paolo Arduini, cantautore di stanza a Reggio Emilia che da poco ha dato alle stampe il suo primo cd autoprodotto dal titolo “Uomini e Storie”, in cui è contenuto anche Leggera. Cambiamo decisamente tono per spostarci su un versante decisamente Rock, con gli Stereo Gazette, in questo caso accompagnati dalla voce rap di T-Flow. A voi la loro Il lato sbagliato.
Il lato sbagliato – Stereo Gazette feat. T-Flow
Gli Stereo Gazette sono una giovane band piacentina di recentissima formazione, che solo nel 2014 ha pubblicato il primo EP che si intitola proprio “Il lato sbagliato”. Il loro rock è una valvola di sfogo, un veicolo di idee ed emozioni che vogliono diffondere tramite un linguaggio sonoro forte e chiaro. E forti e chiari sono anche i The Hangovers, che hanno ottenuto una menzione speciale della giuria per la categoria Folk. Dal loro ultimo album “Different Plots” ascoltiamo Invece no.
Invece no – The Hangovers
The Hangovers, ovvero la leggerezza amara della vita secondo quattro ragazzi bolognesi sui trent’anni, capitanati da Victor De Jonge, ex cantante de Le Braghe Corte. Il gruppo è formato anche da Tristan Vancini, Filippo de Fazio e Michele Mantuano, tutti reduci da precedenti esperienze musicali e che portano nel nuovo progetto la maturità espressiva che caratterizza tutte le tracce del primo album. Dal gioioso nichilismo degli Hangovers passiamo adesso al jazz con Stefano Zauli e la sua Colornotte.
Colornotte – Stefano Zauli
Stefano Zauli è nato in Romagna, ha conseguito il diploma di sassofono presso il Conservatorio Martini di Bologna e successivamente quello di Musica Elettronica al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Collabora con musicisti di estrazione jazz, elettronica e contemporanea, e da diversi anni sperimenta l’uso delle nuove tecnologie nella musica e l’interazione fra strumenti virtuali e reali. E restiamo su tinte notturne aprendoci alle sonorità della “soul music” con Dina Moe & The Slowmen, che si sono guadagnati una menzione di merito col brano originale Ain’t No Man.
Ain’t No Man – Dina Moe & The Slowmen
“Contrabbasso, piano, batteria e una voce femminile che fa tremare le pareti”: così si presentano sul loro spazio FreeZone i quattro componenti dei Dina Moe & The Slowmen. In bilico fra Mississippi e Appennino emiliano, i Dina Moe sono da lungo tempo impegnati in un’attività live su cover di Etta James, Nina Simone, Fats Domino, mentre da pochissimo si sono cimentati – con ottimi risultati – anche sulla composizione di brani originali. Con il Soul e R&B ci siamo avvicinati alla fine della nostra playlist di oggi, che si chiude sulla categoria dedicata all’Hip Hop, altra novità di questa sesta edizione del contest La Musica Libera. Libera la Musica e resa possibile dalla collaborazine con Arci Emilia-Romagna. La menzione di merito è andata a Ciri 5 Quarti, e prima di ascoltare il loro brano ne approfittiamo per augurare a tutti voi buone feste. Con Esa, senti come swingo! vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.
Esa, senti come swingo! – Ciri 5 Quarti