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11 Marzo 2017 | Cinema

Mauro Mingardi. Un western senza cavalli

Una storia di entusiasmante cinefilia, di Davide Rizzo e Marzia Toscano

A cura di Anna Sbarrai

Nell’estate del 1953, in una Bologna afosa e in piena ricostruzione post bellica, una limousine bianca attraversa i viali, trasportando la star di Hollywood Yvonne De Carlo. La macchina si ferma a una pompa di benzina, ma la De Carlo ha solo dei dollari, che il benzinaio rifiuta. La diva, allora, propone di barattare il pieno con una cinepresa Keystone 8mm, e il benzinaio accetta. Cinque anni dopo, il giovanissimo Mauro Mingardi inizia a fare delle riprese proprio con quella telecamera, scoprendo un mondo meraviglioso. Non sapremo mai perché Yvonne De Carlo fosse in città, ma siamo sicuri che dobbiamo a lei l’inizio della storia che stiamo per raccontarvi.

Questa settimana vi propongo un racconto di vita e di cinema incredibile che, sono sicura, vi accompagnerà a lungo perché, una volta conosciuto Mauro Mingardi, è difficile non rimanerne incantati. Lo sanno bene i due giovani registi Davide Rizzo e Marzia Toscano, che gli hanno dedicato il biopic Un western senza cavalli, documentario che vedremo prossimamente in sala.
Bolognese, e pieno di talento, Mauro Mingardi è considerato un vero e proprio simbolo dai filmmaker di oggi. Solo la morte, nel 2009, ha interrotto oltre cinquant’anni di appassionata attività, in cui Mingardi ha realizzato una quarantina di film – di cui tre lungometraggi – e migliaia di riprese, oggi custodite gelosamente a Bologna da “Home Movies, Archivio nazionale del film di famiglia”.
Eclettico, ironico, pieno di talento Mingardi ha raccontato Bologna e la provincia attraverso il suo cinema visionario e sperimentale, spaziando dagli horror di quartiere ai tagliatella western sui calanchi, con una classe apprezzata in più occasioni da grandi cineasti come Rossellini ed Ermanno Olmi, e premiata in manifestazioni internazionali.

 A Davide e Marzia il compito di introdurci nel suo mondo, e di raccontarci il loro film, frutto di anni di ricerca e di riprese.

Intervista a Davide Rizzo e Marzia Toscano

Scena “Un western senza cavalli”

“Un western senza cavalli” è prodotto da Elenfant Film – casa di produzione fondata a Bologna dallo stesso Davide Rizzo – da Imago Orbis e Maxman Coop, ed è stato realizzato con il sostegno del Fondo per l’Audiovisivo della Regione Emilia-Romagna.

Buona visione, da Anna Sbarrai 

 

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