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12 Giugno 2006 | Archivio / Protagonisti

N°16-I PROTAGONISTI DI IERI E DI OGGI

Romano Viazzani, una fisarmonica per ricordare

Musica: Romano Viazzani, “Valceno”, Concerto for Accordion & Orchestra, The source of the river.



Sono suoni compatti, ricchi di acqua sorgente, di erba, di torrenti che si trascinano giù dai monti, di campane di chiesa udite in lontananza, quelli che illustrano il poema sinfonico dedicato da Romano Viazzani alla Valceno, la verde vallata delle sue origini, in provincia di Parma.
Romano Viazzani è un musicista di fama mondiale. Ad accompagnarlo nel concerto per fisarmonica e orchestra che ha come titolo, appunto, “Valceno”, è nientemeno che l’Orchestra della BBC diretta da Nick Davies.


Viazzani è nato a Londra nel 1966, da madre originaria di Bardi, in provincia di Parma, e padre italiano, ma nato in Galles, come tanti figli di emigranti dell’Appennino piacentino e parmense. Avviato giovanissimo allo studio del pianoforte e della fisarmonica, a soli quindici anni fondò il suo primo gruppo, L’Orchestra Rara, esibendosi alle feste della comunità italiana in terra inglese. L’Orchestra Rara diventò poi “The High Society Dance Orchestra” raggiungendo nove elementi, diretti da Viazzani che in quel periodo studiava anche arrangiamento e composizione.



Musica: Romano Viazzani, Gigi Stock Fantasia. 


Il repertorio dell’Orchestra di Viazzani spaziava dalla musica classica alla leggera, dallo swing ai ritmi latinoamericani, dal liscio al rock, in una contaminazione di generi e di stili che permetteva di esaltare lo strumento principe, la fisarmonica che Viazzani bambino aveva imparato ad amare orecchiando le melodie popolari portate in Gran Bretagna dai valligiani di Parma.


Fedele alle sue origini, Romano Viazzani nel 2001, in occasione del concerto per il centenario della morte di Giuseppe Verdi alla chiesa italiana di san Pietro a Londra, arrangiò l’inno nazionale italiano per orchestra sinfonica. Nello stesso anno, per promuovere l’amore per la fisarmonica, con la moglie Janet organizzò il London Accordion Festival al Wembley Complex, con duecento musicisti provenienti da tutto il mondo. L’evento fu trasmesso in diretta dalla Radio 3 della BBC. Fu durante questo stesso Festival che Viazzani presentò il suo concerto per fisarmonica e orchestra “Valceno”.  


Musica: Romano Viazzani, “Valceno”, Concerto for Accordion & Orchestra, The funeral of an accordionist.



Con gusto quasi impressionistico, Viazzani usa la fisarmonica per raccontare. O meglio, per ricordare i paesaggi della verde e pastorale Valceno, da dove i suoi avi partirono centocinquant’anni fa per l’Inghilterra, e dove lui torna quasi ogni anno per le vacanze. I tre movimenti – “La sorgente del fiume”, “Il funerale di un fisarmonicista” e “La città” – evocano impressioni diverse. Nel primo, risuonano ritmi e luci popolari o imitazioni di temporali, come faceva anche Beethoven. Poi  lentamente la fisarmonica solista si unisce ad altre fisarmoniche in orchestra e la musica si affolla di strumenti per portare noi viaggiatori dai monti della Valceno al chiassoso mondo della città. Un mondo che scende dunque dalla montagna alla pianura attraverso le strade dell’emigrazione e si ferma a Parma, seguendo curiosamente il percorso di un funerale raccontato nel suo poema “La camera da letto” dal poeta parmense Attilio Bertolucci.


“Il funerale fu un avvenimento per quelle / campagne tranquille, allora / appena lambite dalla vita della città (…) / Per la pianura in lenta / appena percettibile ondulazione / verso la collina / il passo degli accompagnatori non tiene / il ritmo dei tamburi sordi / mentre il vento illanguidisce sui tricolori: il trasporto durerà una mattina intera (…) / (…) Parma / s’allontana intanto splende nel mezzogiorno / fulgida catasta di silenzio rogo di quiete (…)”.


Musica: Romano Viazzani, “Valceno”, Concerto for Accordion & Orchestra, The City




Poi a poco a poco sale un brusio, un bisbiglio, un rumore, Parma diventa “la” città, e la fisarmonica è ormai a suo agio nell’orchestra a raccontarne l’animazione, la confusione, la vivacità. Come nella città tutte le voci e i rumori si compenetrano e si confondono, così con Viazzani la fisarmonica è uno strumento come gli altri dell’orchestra, non uno strumento ad uso solista, non una voce fuori dal coro.



Nel 2002 Viazzani incontra il sassofonista Gilad Atzmon che lo accoglie nel suo gruppo Orient House Ensemble. Gilad Atzmon è un genio che suona il sax tenore e vive la contraddizione di essere un ebreo, nato a Gerusalemme, e simpatizzante della causa palestinese. Emigrato a Londra, s’interessa alle sonorità mediorientali e balcaniche, recuperando melodie tradizionali sefardite e turche, lo spirito klezmer e i sensuali ritmi orientali. Viazzani partecipa al gruppo a partire dall’album “Exile” che, uscito nel 2003, arriva subito al primo posto in classifica per la musica jazz nel Virgin Jazz Charts. Cavalcando l’onda del latin-jazz misto di sapori sudamericani e mediterranei, il gruppo ottiene due nominations consecutive al BBC Jazz Awards.



Musica: Land of Canaan (da “Exiles”, con Romano Viazzani alla fisarmonica). 


Nel 2004, il nuovo album dell’Orient House Ensemble rinnova e anzi supera il successo di “Exile”. Attualmente, oltre alla collaborazione con Gilad Atzmon, Romano Viazzani esegue anche concerti da solista, come quello al National Portrait Gallery, e suona in teatro in vari musicals, un genere sempre molto apprezzato a Londra. Una grande carriera, insomma, per il ragazzo della Valceno. 


Musica: Orient House Express,  Joven, Hermosa y trista (con Romano Viazzani alla fisarmonica). 

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