Musica. Max Gazzè e Niccolò Fabi, Vento d’estate
Bentornati a Rimini. L’estate sta raggiungendo la sua pienezza e noi, dunque, non possiamo staccarci da quella che lo scrittore Pier Vittorio Tondelli definiva la “Babilonia estiva della vacanza”. Rimini d’estate è futilità, insensatezza, eccitazione, emozione, sesso balneare, circo mediatico ma può essere, in fondo, e in segreto, anche solitudine. Un «gran serraglio balbuziente» che ancora tiene banco, ogni anno, sui giornali, alla tv, nell’immaginario degli italiani.
Musica. Talking Heads: Burning down the house
Ora, quella lontana estate del 1985, l’estate calda del benessere, continua ad essere rimpianta nell’immaginario giovanile come un sogno già celebrato e non più ripetibile. Come un sogno allontanato dalle ombre di una strisciante crisi economica che ci rende scettici sul ritorno agli anni folli e vitali. La trasgressione in Riviera si è annacquata e l’estate 2006 sarà all’insegna di un altro tipo di benessere: più meditato, più sobrio, in linea con le tendenze ecologiste, lontano anni luce dai fuochi d’artificio e dalle luci artificiali degli Anni Ottanta.
Se allora ci si scatenava in discoteca al ritmo di Stop making sense dei Talking Heads, e in spiaggia ci si andava solo di pomeriggio giusto perché la mattina si dormiva dopo la sarabanda notturna, oggi tutto è cambiato. Ci si sdraia al sole alle ore giuste, di primo mattino e di pomeriggio inoltrato, e per il resto si sta in spiaggia protetti, magari sotto una tenda araba dove si impara a conoscere l’alimentazione biologica e vegetariana, ci si accosta alle terapie naturali, ci si fa cullare da melodie dolci e rilassanti, da atmosfere celestiali come questo “ecosound” di Massimo Claus.
Musica. Massimo Claus: Segni e Armonie
La novità dell’estate 2006 è, infatti, che in sette stabilimenti balneari verranno create delle vere e proprie tende beduine sotto le quali si potrà sperimentare benessere e relax, fare musicoterapia, massaggi shiatsu, biodanza, dipingere, leggere, perché l’imperativo non è più la trasgressione ma la forma fisica, il benessere naturale, insomma mens sana in corpore sano. Altro che ciondolare per la spiaggia stravolti e annoiati e con le occhiaie profonde sotto gli occhiali da sole e la sigaretta in bocca come si faceva vent’anni fa!
D’altronde, la Riviera ogni estate deve inventarsi qualcosa per vincere la concorrenza di altre mete turistiche quali la Croazia, la Grecia o la Spagna. La ricca dotazione della Riviera comprende 40 chilometri di spiagge perfettamente attrezzate, con 664 bagni e 12 mila pedalò a disposizione dei bagnanti. La Riviera è diventata la meta preferita dei nuovi ricchi dell’Europa dell’Est, in particolare russi. A tutti gli ospiti offre la bellezza di 2500 alberghi, 26 mila appartamenti, 70 discoteche, 13 tra parchi tematici, acquaparchi, delfinari, e ancora piscine, parchi, acquascivoli per i bambini, mercatini.
Musica. Alice: Islands
Certo, se questo è il regno della vacanza organizzata, può capitare che la fantasia ci porti verso un altrove fatto di disordine creativo, improvvisazione, libertà. Se tra i libri che possiamo leggere in spiaggia ci fosse “Microcosmi” di Claudio Magris, metteremmo le ali per attraversare l’Adriatico e arrivare alle isole e alle coste dalmate, che stanno proprio lì di fronte.
Isole a fior d’onda, verdi come smeraldi o brulle e deserte, tra acque fonde e trasparenti. Isole. Libertà. Sentite come la cantante forlivese Alice interpreta questo brano famosissimo dei King Crimson, Islands. Il testo, scritto dal poeta Pete Sinfield, inizia così: “Terra, ruscello e albero circondati dal mare / onde spazzano la sabbia dalla mia isola / i miei tramonti sbiaditi…”. Islands è un brano fatto di voce, di poche note di piano solitarie come isole in mezzo al mare, e di uno struggente assolo di corno alla fine, nella versione originale del 1971.
Restiamo in queste atmosfere sospese – note che brillano sul mare, volteggiare di gabbiani, tramonti infiniti – per tornare alla chitarra incantata di Massimo Claus. La musicoterapia è una delle novità dell’estate in Riviera 2006. Le spiagge saranno inondate di musiche rilassanti, mescolate ai suoni della natura per dare tranquillità e benessere. Ci sono angoli nell’infinito dove la musica riposa, lontana dal clamore del mondo. La musica, si dice, è nata dal tentativo dell’uomo di imitare le melodie sublimi create dal soffio del vento fra i rami degli alberi. Ma saremo capaci di chiudere gli occhi, sulla nostra sdraio in faccia all’Adriatico, sotto l’ombrellone della nostra vacanza, e pensare di essere altrove, in una foresta, in un bosco, nel grembo di Madre Terra?
Arrivederci alla prossima settimana.
Musica. Massimo Claus: Segni e Armonie.