Cari ascoltatori, incontriamo oggi uno dei cantautori emiliano romagnoli più conosciuti all’estero, Zucchero Sugar Fornaciari. Zucchero, all’anagrafe Adelmo Fornaciari, nasce il 25 settembre 1955 a Roncocesi, un paese agricolo in provincia di Reggio Emilia. Il soprannome Zucchero se lo porta dietro dai tempi delle elementari, il maestro lo chiamava “zucchero e marmellata”, qualcuno malignamente sostiene che gli deriva delle guance rosee e paffute. Figlio di contadini, è tuttora molto legato alla sua terra, anche se vive in Toscana. Lì, a Reggio Emilia, ha cominciato anche a suonare la chitarra. A insegnargli i primi rudimenti è uno studente americano di colore, che frequenta la Facoltà di Veterinaria a Bologna. Impara a strimpellare Beatles, Bob Dylan e Rolling Stones. Nel 1968 la famiglia si trasferisce per lavoro in Versilia (a Forte dei Marmi) e il ragazzino si ritrova a cambiare amici ed abitudini. Ma la musica ormai gli è entrata nel sangue, e ha già preso i contorni del rhythm’n’blues e della musica del Delta del Mississippi.
La carriera di Zucchero Fornaciari è una strada lastricata di successi, da Donne, grande rivelazione sanremese dell’85, a Bluesugar, a Shake. Nel 2004 realizza “Zu & Co”, folgorante album interamente composto di duetti all’ultimissimo Fly: come possiamo volare con le aquile se siamo contornati da tacchini.
Nell’intervista che segue, raccolta per noi da Lionello di Radio Bruno, Zucchero ci parla del suo nuovo disco e della sua forte emilianeità.