Si chiamano Nomadi e sono uno dei più longevi gruppi musicali italiani. E per noi di Radioemiliaromagna sono anche un po’ speciali essendo questa band nata ben 44 anni fa a Novellara in provincia di Reggio Emilia. A metà febbraio, proprio a Novellara, i Nomadi hanno celebrato come ormai da 15 anni a questa parte, il Tributo ad Augusto Daolio, che con Beppe Carletti fu nel 1963 uno dei fondatori della band, Daolio indimenticabile cantante scomparso dopo una lunga malattia nel 1993. Prima di lasciare la parola a Beppe Carletti, che ascolterete tra pochi minuti, ancora qualche informazione su questa band musicale, autrice di brani indimenticabili come Dio è morto, Io vagabondo, Ma che film la vita e che l’anno scorso è arrivata seconda al 56esimo Festival di Sanremo, palcoscenico che, come sentirete dalla voce di Beppe Carletti, quest’anno la band ha preferito non calcare. Dopo la morte di Daolio nel 1993, i Nomadi hanno continuato la loro carriera diretti dall’inossidabile Carletti producendo ancora canzoni e album di grande qualità. Ma da bravi emiliano romagnoli non si sono accontentati del successo, hanno continuato a lavorare sodo per regalare ai loro fans, davvero tanti e di tutte le età, pezzi emozionanti. Il loro ultimo album è del 2006, Con me o contro di me. Così come da sempre la band emiliana destina parte dei fondi ad iniziative umanitarie, rivolte soprattutto ai bambini, dal Brasile al Tibet, dalla Cambogia alla Palestina. Ora lasciamo la parola alla collega di Radio Bruno che ha incontrato Beppe Carletti pochi giorni prima del doppio concerto a Novellara in occasione del quindiciesimo Tributo ad Augusto Daolio, a cui ha partecipato anche il bolognese Gianni Morandi, affettuoso e sentito omaggio all’indimenticabile voce dei Nomadi. Intervista a Beppe Carletti a cura di Radio Bruno. Testo e lettura Marina Leonardi.
12 Marzo 2007
| Archivio / Protagonisti
N°51-I PROTAGONISTI DI IERI E DI OGGI
I Nomadi ricordano Augusto.