Questa è la storia di Ennio Tosi, nato a Montefiorino in provincia di Modena il 27 settembre 1944 e arrivato in Australia nel settembre del ’70.
In Italia dopo le scuole medie fece un corso professionale per impiantisti termo idraulici. Lavorà per una ditta di costruzioni per un paio di anni poi si arruolò nei paracadutisti per 3 anni.
Dopo il congedò ritornò a lavorare per una ditta di costruzioni. Nel mese di marzo del 1970, si trovava a lavorare a Bologna e per curiosità andò a vedere al teatro Antoniano un documentario sull’Australia e in sala c’era il console australiano che fece un piccolo discorso invitando persone qualificate ad emigrare nel suo paese con viaggio pagato e un contratto di lavoro per due anni. Papà compilò la richiesta che venne subito approvata e ai primi di agosto si imbarcò a Genova sulla nave Achille Lauro, destinazione Freemantle, Western Australia.
Dove arrivò il 5 settembre, che era un sabato. E qui si mise in moto l’organizzazione australiana. Fu portato in taxi al migrant hotel dove era provveduto di vitto e alloggio e in serata, scuola di inglese.
Il lunedì, l’ufficio di collocamento gli trovò subito un lavoro come saldatore in una fabbrica di trattori. Andando alla scuola serale fece abbastanza progressi nella lingua inglese il che gli servì per assicurarsi un lavoro meglio retribuito come installatore di tubazioni nelle miniere di ferro del Nord Australia. Finiti i due anni fece ritorno in Italia ma ritornò velocemente sui suoi passi e nel 1973 si sposò con Giuseppina De Luca, figlia di emigrati italiani arrivati in Australia nel 1955. Da questa unione sono nati Daniela, Vittorio e Antonella. Papà ci ha sempre incoraggiato a studiare l’italiano e a mantenere i contatti con la sua terra nativa portandoci in Italia per le vacanze. Quando abbiamo creato l’associazione Emilia Romagna a Perth nel 1998, siamo stati i primi membri e adesso siamo tutti nel comitato esecutivo. Ma dobbiamo riconoscere la grande spinta di papà che dopo 37 anni ha sempre la sua Emilia Romagna nel cuore.