Cari ascoltatori in questa puntata dedicata a Una città e una storia vi portiamo nella bassa reggiana, a Brescello, un piccolo paese a due passi dal Po reso celebre per essere stata nel dopoguerra il set di uno dei cicli cinematografici più amati dal pubblico italiano: quello di Peppone e Don Camillo, impersonati sul grande schermo dall’indimenticabile Gino Cervi e dall’espressivissimo attore francese Fernandel e ispirati dai racconti del nostro Giovanni Guareschi.
“Ecco il paese, il piccolo mondo di un mondo piccolo, piantato in qualche parte dell’Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume Po e l’Appennino”, con queste parole Giovannino Guareschi aveva descritto Brescello al momento di tradurre in immagini le atmosfere del mondo piccolo di Don Camillo e Peppone: un caratteristico paese della Bassa Padana, Brescello incarnava in sè tutti i requisiti, la gente, i luoghi, il clima più caratteristico dell eterre vicine al Po.
Brescello oggi è un comune di circa 4 800 anime, la sua origine è antica, come tanti altri paesi emiliano romagnoli le radici vanno indietro all’epoca dei romani quando Brixellum era appunto un insediamento romano. Si conservano tracce di quel passato nell’Antiquarium, in via Cavallotti dove in, un ex monastero benedettino si possono ammirare interessanti testimonianze e sculture del periodo romano. Il segno di un passato più recente è invece la statua di Ercole che sorge nella piazza centrale del paese (in realtà quella esposta è un calco in gesso perchè l’originale è conservata presso il Centro Culturale San Benedetto), opera del celebre scultore Jacopo Sansovino (1553), fatta costruire dal duca Ercole II Este durante la dominazione reggiana del Ducato Estense. Sempre nella piazza principale troviamo la chiesa di S. Maria Maggiore, all`interno della quale sono conservate opere dello Zatti (pittore brescellese dell`Ottocento), una “Natività di Maria” e ” Cristo portato al Sepolcro” di A. Gualdi pittore.
Nel vicino palazzo Comunale una piccola ma significativa raccolta archeologica con reperti rinvenuti nell`area del comune. Nell`altra chiesa del paese, dedicata a S. Giorgio, notevole è il campanile romanico, risalente alla fine del sec. XII.
Nonostante abbia dato i natali a personaggi illustri come il filosofo Mario Nizzoli e il bibliotecario Antonio Panizzi, fondatore della celebre biblioteca del British Museum di Londra, Brescello ama farsi ricordare per i racconti ispirati da Guareschi.
Ai due personaggi, simboli dell’Emilia del dopoguerra, Brescello ha dedicato un vero e proprio museo, nel quale sono custoditi numerosi oggetti di scena, tra i quali anche un carro armato. Il crocefisso che nella finzione cinematografica parla a Don Camillo è ancora al suo posto, nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Nella piazza antistante quest’ultima sono state collocate due statue di Peppone e Don Camillo a grandezza naturale opera dello scultore mantovano Andrea Zangani, inaugurate nel giugno
Una visita a Brescello non può prescindere da un’escursione fino al fiume, raggiungibile a piedi dopo una bella passeggiata di circa