Cari ascoltatori,
da Piera Raimondi ben ritrovati all’appuntamento con Made in ER. In questa puntata parleremo di uno dei grandi prodotti della nostra regione, amati nel mondo, la ceramica, e lo faremo da un osservatorio davvero speciale, il Cersaie, il salone internazionale della ceramica Made in Italy, principale evento mondiale del comparto che si tiene in questi giorni a Bologna con migliaia di visitatori stranieri e tutto il meglio della produzione italiana, espressa al meglio di creatività e tecnologia. Qualità e innovazione sono i tratti distintivi dell’italian touch, vocazioni declinate nei modi più diversi come si può constatare tra i padiglioni del Cersaie: lastre lunghe oltre tre metri, altre che si assottigliano fino ai 3 millimetri di spessore, altre ancora che raggiungono invece i 2 cm per essere utilizzate all’esterno. E ancora, grazie al lavoro di stilisti e designer e all’utilizzo del digitale, texture in rilievo, ceramiche che sembrano marmi esclusivi o parquet pregiati.
Nel nostro Paese si producono ogni anno 363 milioni di mq di piastrelle e di questi il 91% è prodotto in Emilia-Romagna, l’81% nel distretto di Sassuolo-Modena-Reggio Emilia e il 10% in quello di Imola-Faenza-Rimini. I distretti ceramici emiliano-romagnoli vantano una tradizione antichissima, risalente al Medioevo. Da questo territorio, parte per tutto il mondo più del 80% dell’esportazione italiana ed è proprio grazie al business oltre confine che i nostri produttori possono competere da leader mondiali in una fase in cui la richiesta del mercato interno è in flessione. Nelle 95 medio-grandi aziende dell’Emilia-Romagna sono impiegati 18.500 addetti che generano oltre il 90% del fatturato nazionale che è pari a 4,7 miliardi di euro.
Ma è Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica, che abbiamo incontrato al Cersaie a raccontarci di più di questa nostra eccellenza produttiva nell’intervista che segue
Intervista Vittorio Borelli