In Pioggia di giugno, del romanziere libanese Jabbour Douaihy, si incontra la storia di Kamleh e di suo figlio Elia, che torna in Libano per indagare sui motivi che lo hanno costretto, vent’anni prima, a partire per gli Stati Uniti. Il romanzo racconta non solo del rapporto tra due generazioni, madre e figlio, ma anche della storia di un piccolo paese, nelle montagne vicino a Beirut, e di come si trasforma nel tempo e nel susseguirsi degli avvenimenti storici. Un paese che si trasforma anche a seconda delle persone che lo attraversano; un viaggio in cui si sente l’eco della vita e delle storie, sia nella città che nelle vite dei personaggi che il romanzo descrive. Si scopre il rapporto tra amici nel tempo, il rapporto tra genitori e figli e si ascolta anche una comunità, che si ritrova per condividere i ricordi dei vivi e i ricordi dei morti.
Testo tratto da: Jabbour Douaihy, Pioggia di giugno, Feltrinelli 2010
Ricordo al futuro: voci dal mondo, ciclo di letture a puntate, è parte del progetto di teatro partecipato Ricordo al futuro di ERT Fondazione e nasce da una collaborazione tra ERT, Radio Emilia Romagna e Uniradio Cesena. La selezione dei testi è a cura di Silvia Rigon. La produzione è firmata ERT.
Jabbour Douaihy
Jabbour Douaihy è uno scrittore libanese. È nato a Zgharta nel 1949, ha conseguito un dottorato in letteratura comparata presso l’Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3 ed è attualmente professore di letteratura francese presso l’Università libanese di Beirut. Pioggio di giugno è dedicato dallo scrittore al suo amico e collega Samir Assir assassinato nel 2005.