31 marzo 2009
Cari ascoltatori a Bologna, mercoledì 1° aprile, sarà presentato presso l’Aula Lucio Gambi del Dipartimento di Discipline Storiche il volume “Indagini sul Po”. Si tratta di uno sguardo laterale sul maggiore fiume italiano, che si inserisce nelle ricerche dell’IBC sulla cultura materiale e sui temi storici che qualificano il nostro territorio. Curato da Piero Orlandi e Massimo Tozzi Fontana, il libro della Collana “Immagini e documenti” dell’IBC, pubblicato da CLUEB, trae origine dalla partecipazione dell’IBC al progetto europeo “Blue. Valorisation touristique du patrimoine culturel matériel et immatériel et du paysage des régions des fleuves européens”, e dalla mostra itinerante “Un Po di particolari” , presentata nel 2006 in Italia e all’estero.
I dati raccolti nel corso di quasi due anni di ricerche sono confluiti in questa iniziativa editoriale che si incentra su alcuni temi “forti”: innanzitutto il cibo nei suoi molteplici aspetti economici (dalla produzione al consumo), antropologici (i legami con la religione, le tradizioni culturali e climatiche), sociali (il convivio nelle sue diverse valenze), dal passato remoto a oggi. Poi gli studi sulla navigazione e sull’arte secolare di costruire imbarcazioni, le cui tracce si vanno perdendo. Infine le abitazioni e i modi di edificare del Po. Arricchiscono il quadro una raccolta di testi letterari e le fotografie di Giovanni Zaffagnini e Claudio Sabatino.
Intervista a Massimo Tozzi Fontana
Abbiamo con noi uno dei curatori, Massimo Tozzi Fontana. La vostra ricerca mira a conservare la memoria sociale e culturale di un mondo che non esiste più, ma che, forse, una politica di recupero potrebbe fare rivivere. E’ così, Massimo Tozzi Fontana?
Parliamo della mutazione antropologica che negli ultimi decenni ha caratterizzato l’ambiente padano. Sono cambiate le facce di chi lo abita, ci sono i nuovi arrivati dai paesi poveri che hanno modificato un po’ il dna di questi territori. Ma c’è ancora qualcosa che unisce il presente al passato?
Tra i temi forti del volume, c’è quello del cibo. Anche se il Po scorre per aree non sempre omogenee, c’è l’acqua che fa da collante ai sapori. Con l’arrivo degli immigrati cos’è cambiato nell’alimentazione?
Altro tema forte è quello della casa. La pianura padana disseminata di villette residenziali, o “geometrili”, come le chiama Gianni Celati. C’è qualche speranza, Massimo Tozzi Fontana, di non vedere sparire del tutto le forme e le tipologie costruttive tipiche dell’ambiente fluviale?