8 ottobre 2012
Dopo oltre cent’anni, a Ravenna sono nuovamente esposti, al Museo del Risorgimento, tre quadri che raffigurano due eminenti personaggi di Casa Savoia. Un evento che renderebbe orgoglioso anche uno dei più illustri ravennati che tanto contribuirono alla crescita culturale del paese all’indomani dell’Unità d’Italia: Corrado Ricci. Lo straordinario studioso pensò in termini nuovi la storia dell’arte e l’organizzazione del patrimonio; fu egli e creare l’Istituto di Archeologia di Roma, con la biblioteca e l’archivio fotografico, allo scopo di formare studiosi impegnati nella tutela e nell’attività accademica.
Dunque, ora il Museo d’Arte della Città di Ravenna, grazie al finanziamento regionale ai sensi della L. R. 18/2000 del piano d’intervento 2010 direttamente gestito dall’IBC, ha realizzato, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, congiuntamente all’ IBC ,un progetto di restauro di queste tre tele assai significative del rapporto tra la città e la casa reale: sia Vittorio Emanuele I raffigurato in due delle tele, sia Umberto I, soggetto della terza, visitarono la città.
Le prime due opere che raffigurano il primo re d’Italia sono opera del bolognese Andrea Besteghi, docente di pittura nella locale Accademia di Belle Arti. Il terzo quadro, dedicato ad Umberto I, fu realizzato dal fiorentino Arturo Moradei, che diresse a lungo l’Accademia ravennate.
Entrambi i sovrani furono ospiti di Ravenna e ne visitarono i principali monumenti. Vittorio Emanuele II arrivò il 2 ottobre 1860. A lui, dopo l’unificazione del Paese, la Municipalità intitolò la piazza centrale che divenne poi Piazza del Popolo all’indomani del referendum del 1946. Umberto I, invece, inaugurò a Ravenna, il 1° settembre 1888, il monumento ai Martiri dell’Indipendenza e ad Anita Garibaldi, di fronte all’attuale Liceo Classico Dante Alighieri.
Così dopo oltre cent’anni le tre tele sono nuovamente patrimonio comune della città e dei suoi tanti visitatori.
Per saperne di più www.ibc.regione.emilia-romagna.it
