Il mattone refrattario è molto usato in edilizia perché, come indica anche il nome, assicura la stabilità delle costruzioni e dei rivestimenti, resiste alle sollecitazioni meccaniche e alle alte temperature.
Questo mattone è però anche il protagonista di una delle più peculiari, insolite, sorprendenti collezioni d’arte italiana: la Collezione Verzocchi di Forlì.
Per conoscere l’origine di questa collezione è necessario investigare sulla vita straordinaria di Giuseppe Verzocchi, un imprenditore di grande talento, capace, a seconda delle circostanze, di operare come viaggiatore e come piazzista, come contabile e come corrispondente, come direttore generale e come fattorino. Con una innata predisposizione alla pubblicità e al marketing, negli anni in cui questi strumenti si diffondevano.
Caparbio e ostinato come i mattoni che produceva, Verzocchi decise anche di farsi mecenate ed editore di un catalogo d’arte, che è esso stesso un capolavoro.
Una vita dedicata al lavoro e resa immortale dalla collezione che dedicò appunto al lavoro, trasfigurato dallo sguardo d’artista.
La biografia dedicata alla vita di Giuseppe Verzocchi è impreziosita dalle voci dell’associazione Legg’io.