“Usereste voi la vecchia lucerna, nel secolo dell’energia nucleare? No certamente. E allora perché continuate a usare un mattone refrattario qualunque quando esiste il super refrattario Verzocchi che né il tempo né il fuoco riescono a consumare?”
Verzocchi ha l’indole del pubblicitario: prima di tanti altri imprenditori comprende le potenzialità di campagne di marketing efficaci. L’incontro con l’arte nasce proprio dalla necessità di affidarsi a disegnatori e pittori per le campagne che orchestra per promuovere i suoi mattoni.
La prima data da tenere a mente è il 1924: realizza infatti un catalogo che richiama il marchio V&D. Il titolo infatti è Vedi VD Vici. Uno straordinario esempio di marketing ante litteram o, per usare le parole di Verzocchi, un discorso fatto attraverso illustrazioni. Seguirà una campagna sul Corriere della Sera nel 1948 che aprirà la strada alla realizzazione della collezione sul lavoro.
La biografia dedicata alla vita di Giuseppe Verzocchi è impreziosita dalle voci dell’associazione Legg’io.
