1 dicembre 2011
E’ sulle note dell’Inno dei Mameli che le bande e i cori dell’Emilia-Romagna, cresciuti sotto i campanili di comuni grandi e piccoli, hanno ricevuto un attestato di riconoscimento di interesse nazionale.
La cerimonia di consegna degli attestati che per la prima volta riconosce il ruolo culturale, sociale e aggregativo di bande e cori, si è svolta nei giorni scorsi a Bologna nella sede della Regione. A consegnare gli attestati l’ideatore dell’iniziativa Antonio Corsi, presidente del Tavolo Nazionale dei Gruppi di musica popolare e amatoriale, affiancato dall’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.
Intervista a Massimo Mezzetti
L’idea è nata nell’ambito delle iniziative per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma sentiamo come, nei dettagli, dal presidente Antonio Corsi.
Intervista ad Antonio Corsi
All’iniziativa, lanciata il 21 dicembre 2010 e che si concluderà il 21 dicembre 2011, hanno aderito 2015 sindaci italiani, che a loro volta hanno segnalato al Tavolo nazionale le bande e i cori da riconoscere di interesse nazionale.
In Emilia-Romagna hanno aderito 79 comuni e per la cerimonia erano presenti ben 71 tra bande e cori accompagnati dai loro sindaci. Clima di festa con i gonfaloni di comuni e bande alle pareti e molta soddisfazione da parte degli intervenuti appartenenti a cori e bande di tutte le province. La parte del leone è spettata ai comuni della provincia di Bologna con 18 gruppi riconosciuti, seguita da Piacenza, Modena e Ferrara con 12.
Ma l’iniziativa non finisce qui perché è stato realizzato anche un concorso al quale hanno aderito 80 gruppi musicali. Alla fine dell’anno verrà scelto il vincitore che sarà ufficialmente la Banda del 150° dell’Unità d’Italia.