20 marzo 2014
Avrebbe compiuto 90 anni sabato 22 marzo prossimo; invece è deceduto il martedì prima, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, sua città natale, il professor Ezio Raimondi, uno dei più grandi studiosi della letteratura italiana. Alla guida dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna dal 1992 al 2001, Raimondi ne era presidente onorario. Nella sua lunga carriera è stato professore dell’Università di Bologna, presidente dell’associazione di politica e cultura Il Mulino di Bologna e presidente del consiglio editoriale, direttore dell’Archivio Umanistico Rinascimentale di Bologna, socio ordinario dell’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma e dell’Accademia delle Scienze di Bologna, membro della Akademie der Wissenschaften di Gottinga e della Commissione Nazionale per la diffusione della cultura italiana all’estero, conferenziere in giro per il mondo e molto altro. Ma al di là delle numerose cariche, Ezio Raimondi, da appassionato studioso, ha fatto innamorare della letteratura italiana chi ha avuto l’occasione di ascoltarlo.
Spesso ci si trovava affascinati e persi in quel fiume di parole, che raccontavano di situazioni e paesaggi ricchi di immagini, di personaggi e cultura , con citazioni e salti temporali dal passato al presente, con una disinvoltura e un’eleganza ormai rara ai nostri giorni. Per questo crediamo di fare cosa gradita ai nostri ascoltatori, riproponendo un’intervista che ci ha concesso agli albori della nostra radio, nel 2006, quasi un viatico per la nostra avventura. Raccontandoci la sua visione dell’Emilia-Romagna, è come se Raimondi ci avesse incoraggiato ad andare avanti, perché questa regione – la sua regione – merita un racconto lungo come la terra intera.
Lo salutiamo con grande affetto.
Intervista a Ezio Raimondi (2006)