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11 Febbraio 2008 | Archivio / Protagonisti

Scomparso il comandante Bulow

Il saluto della Regione Emilia-Romagna

Cari ascoltatori oggi vogliamo ricordare un personaggio, che con la sua scomparsa ha addolorato gran parte dell’Emilia-Romagna. E’ morto il 22 gennaio nell’ospedale di Ravenna, dov’era ricoverato da alcuni giorni, l’ex comandante partigiano Arrigo Boldrini. Aveva 92 anni. Boldrini, Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stato protagonista e guida della Resistenza, che in Italia e a Ravenna unì le grandi forze democratiche. E’ stato anche membro della Costituente, contribuendo a dare all’Italia una Costituzione democratica e moderna. Parlamentare dal 1953 al 1994 ha contribuito alla ricostruzione e alla rinascita della democrazia e della società italiana. E’ stati poi anche Presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), un uomo sempre in prima fila nella difesa e nel rinnovamento delle nostre istituzioni.

Le operazioni belliche erano ancora in corso quando, il 4 febbraio 1945, il generale Mac Creery, comandante dell’VIII Armata, appuntò sul petto del “comandante Bulow” (questo il nome di battaglia di Boldrini) la Medaglia d’Oro al Valor militare. La cerimonia si svolse sulla piazza di Ravenna liberata proprio dalle formazioni di Bulow, che da quel momento si sarebbero aggregate alle armate anglo-americane sino alla resa totale dei nazifascisti.

Impossibile parlare di Boldrini in poche righe, a cominciare dall’educazione all’amore per la libertà ricevuta dal padre, una popolare figura di internazionalista romagnolo, sino alle sue gesta nella Resistenza e sino all’attività politica e parlamentare nel dopoguerra. Di Arrigo Boldrini, parlamentare per diverse legislature e presidente nazionale dell’ANPI, ha scritto a suo tempo Gian Carlo Pajetta: “È un eroe. Non è il soldato che ha compiuto un giorno un atto disperato, supremo, di valore. Non è un ufficiale che ha avuto un’idea geniale in una battaglia decisiva. È il compagno che ha fatto giorno per giorno il suo lavoro, il suo dovere; il partigiano che ha messo insieme il distaccamento, ne ha fatto una brigata, ha trovato le armi, ha raccolto gli uomini, li ha condotti, li conduce al fuoco”.

Ma noi vogliamo ricordarlo anche attraverso le parole del presidente della Regione Vasco Errani che lo conosceva personalmente:

“Con la scomparsa di Arrigo Boldrini, Ravenna, l’Emilia-Romagna e l’Italia perdono un protagonista assoluto della lotta per la liberazione del Paese dal nazifascismo.

Ufficiale dell’esercito e poi leggendario Comandante partigiano, Boldrini espresse, con la propria azione, la volontà del popolo italiano di affrancarsi dalla dittatura, per riconquistare libertà e democrazia negate dal regime e dalla guerra. La medaglia d’oro al valor militare appuntata sul petto di Boldrini rappresenta il valore di un uomo che seppe essere la guida per gli uomini e le donne della 28.a Brigata Garibaldi “Mario Gordini”, che condusse con onore in battaglia contro le truppe naziste e fasciste”.

“Ciò che emergeva sempre, prima di ogni altra cosa- dice ancora Errani – era la grande passione e la convinzione che lo animava per gli ideali di libertà, giustizia, solidarietà. Nel corso della propria vita, Boldrini ha saputo trasmettere – anche nell’ambito della propria attività di parlamentare e di Presidente della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – il valore della memoria, il valore di una stagione che, attraverso il sacrificio di tanti, ha saputo dare un futuro di qualità a questo Paese.

Questo uomo – dice ancora di lui Errani – rappresenta un motivo di orgoglio per Ravenna, la città dov’è nato e la città che tanto amava, e la sua “voce” resta impressa nella memoria collettiva del paese.

Arrigo Boldrini ci ha lasciato una straordinaria eredità politica e morale, è un orgoglio per tutti noi… Ci lascia, come qualcuno ha detto, un grande italiano…

Lettura di Mascia Foschi

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