I titoli:
- Dalla Regione 30 milioni per il contrasto a povertà, eliminazione di barriere architettoniche e contro l’esclusione sociale
- Sanità Emilia-Romagna: entrano 2581 nuovi medici, infermieri e operatori
- Sostegno ad anziani e disabili, più risorse per la non autosufficienza: 471 milioni nel 2016
- Formazione superiore, i ragazzi raccontano ai ragazzi la “Tecnica per crescere”
- Case della salute, più vicine ai cittadini e più integrazione tra professionisti
- Via a una nuova analisi della subsidenza nella pianura emiliano-romagnola
- Nasce in Emilia-Romagna la Rete attiva per il lavoro
La Giunta regionale ha approvato tre provvedimenti che per il 2016 assegnano ai Comuni e alle loro forme associate oltre 30 milioni di euro per interventi a favore delle fasce sociali più deboli:1 milione e 600 mila euro riguardano il Fondo regionale per contributi a fondo perduto destinati all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici privati, 23 milioni del Fondo sociale regionale per il contrasto alla povertà e l’esclusione sociale e quasi 6 milioni per gli inquilini morosi incolpevoli (fino a 12mila euro pro capite). “Sono misure di valore civile- ha commentato la vicepresidente Gualmini- utili per dare continuità agli interventi e per consolidare una strategia di welfare e protezione sociale”.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/oltre-30-milioni-per-il-contrasto-a-poverta-e-esclusione-sociale-abbattimento-barriere-architettoniche-e-aiuti-per-pagare-affitto
In Emilia-Romagna saranno stabilizzati 402 operatori sanitari ora precari, ne verranno assunti altri 500 e la copertura del turn-over pari al 90%, percentuale unica in Italia, permetterà l’immissione in ruolo di altre 1.530 persone. Vengono inoltre poi confermati contratti in essere dei 149 medici reclutati per l’azzeramento delle liste di attesa. Per questa operazione la Regione investe 25 milioni di euro per l’immissione in corsia, nelle strutture e nei servizi sul territorio, di nuovi professionisti e operatori sanitari, con l’obiettivo di rafforzare la sanità dell’Emilia-Romagna e continuare a garantire, quegli standard di qualità che da tempo la collocano ai vertici nazionali ed europei.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sanita-entrano-2-581-professionisti-e-operatori-sanitari-dalla-regione-un-investimento-da-25-milioni
Più risorse per far fronte ai problemi di anziani e disabili, dei loro familiari e di chi li assiste. La Giunta regionale ha definito la ripartizione alle Ausl del Fondo regionale per la non autosufficienza, pari a 436 milioni di euro per il 2016: 120 milioni di risorse proprie più 316 milioni del Fondo sanitario regionale, incrementato di 5,4 milioni rispetto al 2015. A questa cifra si aggiungono 4 milioni e 344 mila euro da accantonamenti del 2015 e 30 milioni e 888 mila euro dal Fondo nazionale per la non autosufficienza raggiungendo così la cifra di oltre 471 milioni di euro. Anche per quest’anno, dunque, le risorse per la non autosufficienza si confermano superiori al totale del Fondo nazionale, pari a 390 milioni di euro per tutte le Regioni.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/Sostegno-ad-anziani-e-disabili-piu-risorse-per-lanon-autosufficienza-471-milioni-nel-2016-piu-del-Fondo-nazionale
La rete politecnica raccontata dai ragazzi ai ragazzi. Si è svolto nei giorni scorsi, all’Opificio Golinelli di Bologna, “La tecnica per crescere”, incontro in cui, sotto l’egida della Regione e con la partecipazione dell’assessore regionale a Scuola e Formazione Patrizio Bianchi, del direttore generale della Fondazione Golinelli, Antonio Danieli e di Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio scolastico per l’Emilia-Romagna, sono sfilate esperienze e racconti finalizzati all’orientamento di giovani delle scuole superiori. Ai ragazzi, e ai docenti, sono state presentate la Rete politecnica, segmento dell’infrastruttura educativa e formativa regionale, e l’offerta formativa degli Istituti tecnici superiori dell’Emilia-Romagna, le scuole di tecnologia che realizzano percorsi biennali post diploma.L’illustrazione dei percorsi è quindi stata affidata ai giovani che li stanno frequentando o che lo hanno fatto negli scorsi anni, oltre che alle imprese in cui i tecnici superiori formati dagli Its sono stati inseriti per svolgere un tirocinio o per intraprendere un percorso professionale.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/formazione-superiore-i-ragazzi-raccontano-ai-ragazzi-la-tecnica-per-crescere
La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi le nuove linee organizzative e assistenziali per le case della salute, a distanza di 6 anni dall’avvio dell’esperienza, che hanno permesso di verificare quanto fatto finora e “mettere a sistema” le buone pratiche emerse nei territori. Sempre più medicina di iniziativa, che va incontro alle esigenze dei cittadini; sempre più integrazione concreta tra i professionisti, non solo della sanità, ma anche del sociale, e continuità dell’assistenza con l’ospedale, ma anche partecipazione della comunità locale attraverso il volontariato e l’associazionismo. Sono questi gli elementi chiave per migliorare la promozione della salute indicati dalla Regione. Attualmente sono 84 le Case della salute in Emilia-Romagna, diffuse in modo capillare in tutta la regione e con un bacino di utenza di quasi 2 milioni di residenti. La maggior parte si trova in aree rurali e di collina, poi in aree montane e nei capoluoghi di provincia. Finora sono stati spesi 68 milioni e 200 mila euro per le Case già operative e ne sono programmate altre 38 per circa 52 milioni e 600 mila euro (che comprendono anche risorse destinate alle strutture delle aree colpite dal sisma del 2012).
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/case-salute-piu-vicine-ai-cittadini-e-piu-integrazione-tra-professionisti
Parte un nuovo rilievo della subsidenza nel territorio regionale, fenomeno di abbassamento del suolo che può avere cause sia naturali sia legate alle azioni dell’uomo, L’obiettivo è quello di aggiornare la conoscenza dello stato di salute della pianura emiliano-romagnola per poter garantire la difesa e il controllo del territorio. Lo studio sarà curato da Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia, per conto della Regione Emilia-Romagna. La nuova indagine, condotta con tecnologie avanzate che comprendono l’utilizzo di satelliti geostazionari, prevede l’analisi e l’elaborazione dei dati forniti dagli oltre 2300 punti di misurazione delle quote del territorio, e dai circa 60 punti GPS che costituiscono la rete regionale di monitoraggio di alta precisione. La prima fase del lavoro si concluderà entro aprile 2017.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/al-via-una-nuova-analisi-della-subsidenza-nella-pianura-emiliano-romagnola
Nasce in Emilia-Romagna la Rete attiva per il lavoro per rafforzare i servizi per chi cerca occupazione e rispondere con efficacia, specializzazione e innovazione alle esigenze dei cittadini e del sistema economico-produttivo.
La Giunta regionale ha definito i requisiti per l’accreditamento dei soggetti privati e le misure di politica attiva che la Rete attiva per il lavoro dovrà erogare a persone ed imprese. Come stabilito nel Patto per il lavoro, la Rete sarà costituita insieme dai servizi pubblici e dai privati accreditati, sarà operativa a partire dal 2017 e sarà coordinata dall’Agenzia Regionale per il Lavoro. Informazioni, incontro domanda-offerta, consulenza e promozione della mobilità professionale, accompagnamento al lavoro e alla formazione, consulenza e accompagnamento all’avvio di impresa e all’autoimpiego, consulenza orientativa, formalizzazione e certificazione delle competenze: sono tutti i servizi che la Rete dovrà garantire alle persone.
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