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16 Marzo 2012 | Mostre

Sorolla: Giardini di luce

A Palazzo Diamanti di Ferrara una mostra dedicata al pittore spagnolo

A cura di Marina Leonardi

16 marzo 2012

Cari ascoltatori, resterete incantati dalla nuova proposta di Palazzo dei Diamanti, che porta in Italia, a Ferrara la prima grande mostra dedicata all’opera di Joaquín Sorolla, pittore valenciano, vissuto tra il 1863 e il 1923, straordinario interprete della pittura spagnola moderna. 

Restiamo così legati al tema della Belle Epoque, epoca che ha caratterizzato la mostra che si è da poco qui conclusa, perché Sorolla fu esponente di spicco di quel meraviglioso periodo, celebrato ritrattista  accanto a Sargent e Boldini, oggi considerato una delle personalità più affascinanti del panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecento, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste.

L’esposizione di Ferrara Arte, organizzata in collaborazione con il Museo de Bellas Artes dell’Alhambra di Granada e il Museo Sorolla di Madrid,  mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore valenciano: gli anni della piena maturità e, in particolare, le opere nate dalla fascinazione del tema del giardino e dall’incontro con l’Andalusia. Tele che brillano di una luce propria, dove la fanno da padrone le trasparenze, le macchie di colore che accompagnano ritratti e architetture.

Ad accogliere il visitatore,  all’inizio del percorso espositivo, è infatti proprio una suggestiva sequenza di ritratti di famiglia nella cornice di giardini con fontane, opere del 1906-07, capolavori nei quali le figure si fondono con l’atmosfera sfavillante di pennellate di colore puro o sembrano assorbite da un gioco di riflessi.

Ma come, il visitatore scoprirà di qui a poco, di fondamentale importanza nell’evoluzione del percorso artistico di Sorolla è la scoperta dell’Andalusia dove il pittore soggiorna ripetutamente tra il 1908 e il 1918. La suggestione che riceve da quei luoghi è così forte da segnare profondamente lo stile della sua tarda maturità, nel quale si coglie un progressivo passaggio dal naturalismo alla ricezione di risonanze simboliste.

Ad ispirare Sorolla  in Andalusia sono soprattutto i patii e i giardini islamici dell’Alhambra e dell’Alcazar di Siviglia, come dimostra la straordinaria serie di dipinti che l’artista dedica a questi temi nel corso di un decennio, restituendo tutto il fascino di quei luoghi appartati e ad un tempo solenni, che avevano esercitato una profonda influenza anche sulla poesia e sulla musica spagnola dell’epoca.

In queste composizioni, da cui è bandita la presenza umana, le architetture vegetali, i marmi, le ceramiche, le fontane, la luce e i colori danno vita a una polifonia sensoriale ricca di risonanze. Il pennello dell’artista si sofferma sui riflessi dell’acqua, sulla luce che sembra dissolvere le geometrie architettoniche e sul mosaico cromatico dei giardini, protagonisti di una pittura che parla una lingua sempre più pura e raffinata e con una passione che ricorda quella di Monet per il suo stagno di ninfee o di Cezanne e la sua Montagna Saint Victoire.

Nonostante gli incarichi ufficiali e le tantissime committenze,  Sorolla continua a riflettere sulle possibilità della propria pittura e sviluppa una produzione originale caratterizzata da una poetica del silenzio e dell’intimità e da un linguaggio raffinato. La rassegna indaga per la prima volta questo processo di introspezione e questa ricerca di essenzialità, gettando nuova luce sulla sua personalità artistica  e cogliendo l’occasione per approfondire il rapporto intercorso tra l’artista spagnolo e il ferrarese Giovanni Boldini.

Quello che si snoda nelle sale di Palazzo dei Diamanti è un racconto avvincente, intessuto di rimandi all’esperienza biografica di Sorolla e alla cultura contemporanea, attraverso una selezione di circa 60 dipinti ed un piccolo nucleo di disegni e di preziosi documenti, provenienti da collezioni pubbliche e private.

SOROLLA. Giardini di luce
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 17 marzo – 17 giugno 2012
Mostra a cura di Tomás Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens, organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con il Museo de Bellas Artes di Granada e il Museo Sorolla di Madrid.
Aperto tutti i giorni, lunedì incluso, dalle 9.00 alle 19.00.
Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.
Info: Call Center Ferrara Mostre e Musei, tel. 0532 244949
diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

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