Sono passati cinque anni dal terremoto che ha colpito l’Emilia il 20 e 22 maggio del 2012, coinvolgendo 58 comuni, tra cui anche Modena, Reggio, Ferrara e Bologna, causando la morte di 28 persone e ferendone 300. E ancora negli occhi di tutta la comunità regionale la torre di Finale Emilia, squarciata a metà, è l’ immagine di una terra ferita. Ma da allora molto è cambiato ed è tempo di bilanci. Lo spirito forte di cittadini, artigiani e imprenditori, assieme allo sforzo della Regione e in particolare della struttura commissariale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha portato a reagire, avviando una ricostruzione che oggi porta risultati ben visibili e che continua ad avanzare. Dopo le scosse erano 45mila gli sfollati e 13 miliardi i danni. Oggi 9 famiglie su dieci sono rientrate nelle loro case, nessuno abita più nei prefabbricati, tutti i moduli abitativi provvisori, sono stati chiusi. Per case e imprese sono già stati concessi contributi per la ricostruzione per 3,9 miliardi.
In questo speciale dedicato al terremoto ripercorreremo insieme le tappe della ricostruzione per quanto riguarda le case, le scuole, le imprese e i beni pubblici partendo da un quadro generale. Ci guida in questo percorso il direttore della struttura commissariale per il terremoto Enrico Cocchi.
Intervista a Enrico Cocchi
Ringraziamo il direttore della struttura Commissariale per il terremoto Enrico Cocchi. Continueremo a parlare di ricostruzione, in particolare delle case, nella prossima puntata dedicata allo speciale terremoto.