Cari ascoltatori, come ogni anno, a fine agosto, per il cinema è tempo di migrare nella location più bella del mondo, e di radunare al Lido di Venezia operatori e cinefili di ogni continente. Dopo alcune edizioni un po’ sottotono ecco nuovamente aperta la sfida con gli altri templi del cinema, in particolare Cannes e Toronto, che avevano tentato di mettere in ombra il festival più antico della settima arte.
La 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica apre dunque le sale dal 31 agosto al 10 settembre con la consapevolezza di proporre il programma più interessante degli ultimi otto anni e un red carpet con protagonisti stellari, come Jude Law, Amy Adams, Michael Fassbender, Natalie Portman, Paolo Sorrentino, Pablo Larraìn, Wim Wenders, Terrence Malick, solo per citarne alcuni.
Il recente e devastante terremoto che ha colpito il nostro Paese metterà in secondo piano la parte glamour della manifestazione, che ha annullato in segno di lutto e di rispetto i galà istituzionali previsti. Sarà inoltre un po’ straniante muoversi tra gli spazi del casino presidiati da misure di sicurezza eccezionali, fattore questo che ci ricorda come la realtà possa essere più assurda di una sceneggiatura surreale.
A capo delle giurie tre nomi conosciuti dal grande pubblico: il cineasta britannico Sam Mendes per il Concorso principale; il regista, attore, sceneggiatore, produttore franco armeno Robert Guédiguian per la sezione Orizzonti; Kim Rossi Stuart per il Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis- Leone del Futuro”, che tra l’altro presenterà fuori concorso Tommaso, il film da lui diretto e interpretato, in sala dall’8 settembre.
L’Emilia-Romagna, come in molte passate edizioni, riserva delle belle sorprese, con produzioni e protagonisti di notevole spessore. Andiamo quindi subito a curiosare nel programma.
La Cineteca di Bologna, oramai presenza blasonata, propone nella sezione Classici due capolavori restaurati dal Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Sono stati riportati all’originario splendore La Battaglia di Algeri in collaborazione con L’Istituto Luce – Cinecittà, Surf Film e Casbah Entertainment, pellicola del 1966 di Gillo Pontecorvo, già vincitrice del Leone d’Oro alla 27esima Mostra, e di cui si celebra il 50esimo anniversario; e Break up. L’uomo dei cinque palloni, versione integrale del film del 1965 di Marco Ferreri, restaurato con l’ausilio del Museo Nazionale del Cinema di Torino e Warner; un modo per ricordare Marcello Mastroianni, protagonista della storia, nel ventennale della scomparsa.
Al Presidente della Cineteca, Marco Bellocchio, spetta invece l’onore di aprire con l’evento speciale la 31esima Settimana della Critica. Porterà in Laguna il corto Pagliacci, realizzato con la collaborazione degli allievi della scuola di alta formazione “Fare Cinema”, da lui fondata e diretta nella nativa Bobbio.
La sempre magnifica Piera Degli Esposti interpreterà una cinica direttrice di giornale nel lungometraggio di Alessandro Aronadio Orecchie, presentato nella sezione Biennale College, riservata ai giovani filmmaker. Il film, commedia surreale in bianco e nero, vede l’esordio da protagonista di Daniele Parisi, affiancato tra gli altri anche da Rocco Papaleo e Pamela Villoresi.
Al suo secondo cortometraggio da regista, Chiara Caselli, fuori concorso nella sezione Orizzonti, porta su grande schermo Molly Bloom, di cui è anche interprete. Il personaggio, parodia di Penelope dell’Odissea, magnificamente raccontato da James Joyce nel romanzo Ulisse, è molto amato dall’artista bolognese, che lo ha già adattato e interpretato nel 2012 al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ancora teatro che diventa cinema grazie al poliedrico artista Pippo Delbono e al suo Vangelo, già produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione e ora film forte e attuale realizzato in un campo profughi. Il film sarà ospitato nella programmazione delle Giornate degli Autori come evento speciale e distribuito dalla bolognese I Wonder Pictures – Unipol Biografilm Collection, in lizza anche per il Leone d’oro con l’italiano Spira Mirabilis, documentario sulla ricerca dell’immortalità della coppia formata da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, e con Liberami, documentario sul ritorno all’esorcismo di Federica Di Giacomo, in concorso nella sezione Orizzonti.
Tutti conoscete La Grande Bellezza, Il Divo, This Must be The Place e il suo regista, Paolo Sorrentino, e i successi internazionali ottenuti da lui. Dietro a un grande direttore c’è per forza un bravissimo montatore. In questo caso parliamo del reggiano Cristiano Travaglioli, che ha firmato i film che ho appena citato, e che ha realizzato il montaggio di The Young Pope, prima, attesissima, serie televisiva del regista partenopeo, interpretata da Jude Law, in onda a ottobre su Sky, e considerata uno degli eventi di punta di Venezia, che proporrà in anteprima mondiale i primi due dei dieci episodi.
Nei prossimi giorni il Festival entrerà nel vivo e noi, puntualmente, vi informeremo con speciali quotidiani, tanti ospiti e curiosità.
A presto, da Anna Sbarrai.
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