12 marzo 2010
Una casa attenta agli anziani. Illuminazione intelligente. Etichette a radiofrequenza per superare il codice a barre. Sono solo alcuni esempi di come la ricerca nel campo di meccanica e materiali possa essere vicina alla vita di tutti i giorni. Nei tecnopoli, le cittadelle volute da Regione, Università ed Enti ricerca dove imprese e ricercatori lavorano fianco a fianco, le scoperte in questo settore hanno comunque ricadute su tutti i rami industriali, come spiega Francesco Paolo Ausiello, direttore di Aster, la società che coordina la rete dei tecnopoli.
Intervista a Francesco Paolo Ausiello
Il vantaggio dell’area “meccanica e materiali”? I laboratori sparsi su tutto il territorio, vicini, cioè, alle imprese.
La rete, infatti, comprende 14 laboratori. Si va dalla nautica di Ravenna all’aerospaziale di Forlì-Cesena. Dall’acustica di Ferrara alle macchine utensili di Piacenza. Dalle nanotecnologie del Cnr di Bologna al campo della moda a Rimini. Alla Manifattura Tabacchi di Bologna, ha sede il T3Lab, un consorzio tra imprese, Università di Bologna e Unindustria interamente dedicato alla ricerca per le imprese. Bruno Riccò spiega come lavora il T3Lab di cui è presidente.
Intervista a Bruno Riccò
Tra le ricerche più interessanti, un sistema di sensori wireless chiamato “Casa Attenta”, rivolto a persone anziane o che hanno bisogno di assistenza.
Altro progetto, lo spegnimento intelligente di luci e apparecchi elettrici.
Oltre ad applicare sensori che rilevano le vibrazioni delle macchine per prevenire un guasto, al T3Lab si studia anche un sistema di etichette a radiofrequenza per superare il codice a barre.