Cari ascoltatori eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata alle ricette della nostra gastronomia
Oggi andiamo a Ottawa, la capitale del Canada ad incontrare Nadia Lappa che qui è nata e cresciuta tra i profumi e i sapori della nostra regione, portati a tavola dalla nonna materna Angela Bernabò nativa di Bedonia un piccolo centro dell’Appennino parmense ed emigrata a Ottawa nel 1955 per raggiungere il marito Lino Minoli. Nella lunga attraversata Angela ha portato con sé la piccola Carla, sua figlia e mamma di Nadia. Nadia poi, che quasi per caso ha sposato un altro “parmigiano”, Roberto Franchi, anche lui di una famiglia proveniente dall’appennino parmense, da Bardi.
E così la tradizione del cucinare emiliano è davvero radicata in quella famiglia (anche se il papà di Nadia, Giovanni è marchigiano) e si è tramandata di madre in figlia per tre, possiamo quasi dire quattro generazioni perché i figli di Nadia, Sebastian e Olivia, la piccolina non ha nemmeno due anni e mezzo “aiutano” sempre la mamma a impastare, a tirare la sfoglia, a fare gli anolini e chiudere i tortelloni. Per loro tagliere e mattarello sono la normalità. Così come mangiare gnocco, focaccia, pizza e ottime torte fatte in casa.
Nadia cucina all’italiana quasi tutti i giorni anche se ama e sperimenta cucine diverse. Fa sempre la pasta in casa soprattutto per le feste non mancano mai tagliatelle, anolini, tortelloni. La ricetta che Nadia ha voluto condividere con noi è una rielaborazione dei più tipici tortelloni. Del resto si sa, la pasta ripiena noi emiliano romagnoli l’abbiamo proprio nel Dna.
“Io, mia mamma e mia sorella Andria facciamo le tagliatelle e gli anolini tradizionali in brodo per le feste tipo Natale e Pasqua. Ma il Venerdì santo mi sono stufata del solito menù e dopo aver mangiato un insalata di aragosta ho pensato di provare a usarla come ripieno nei tortelli!”
Ed ecco qui i Tortelli di mare, con ripieno di aragosta o anche gamberi la ricetta che ci ha dato Nadia. Per la pasta dei tortelloni la dose è quella solita per la sfoglia, 4 uova, 4 etti di farina 00 e un pizzico di sale.
Per il ripieno: polpa di aragosta tritata 300g, un po’ di burro, uno spicchio d’aglio, 1 mazzetto di prezzemolo tritato, scorza di 1/2 limone grattugiato, succo di 1/2 limone, qualche cucchiaio di ricotta, 2 cipolline finemente tritate, erba cipollina sempre tritata finemente, sale e pepe qb
Cuocete la polpa di aragosta (due aragoste medie) in forno con burro e aglio. Prendete poi la polpa cotta, tritatela e conditela con la cipollina tritata, l’erba cipollina, il prezzemolo, il limone. Unite la ricotta e aggiustate di sale e pepe.
Nel caso preferiate i gamberoni (250 gr) puliteli di testa e corazza e saltateli velocemente in padella con olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio, mezzo bicchiere di vino bianco. Tritateli e uniteli a circa un etto e mezzo di ricotta e al prezzemolo tritato e aggiustate di sale e pepe.
Nadia viene in Italia ogni due anni, torna con la sua famiglia a Bedonia. Conosce bene i sapori e la qualità dei nostri prodotti.
Ci dice: “I prodotti qui in Canada non sono mai freschi come lì da voi, pero vanno benissimo. Tanti vengono importati direttamente dall’Italia. E ci sono numerosi negozi italiani ad Ottawa dove è facile trovare gli ingredienti che servono. Per dirti la verità, la cosa che mi manca di piu sono le vostre uova. Completamente diverse. Sono proprio rosse e meno “acquose” delle nostre. Cambia tutto quando si fa la pasta e i dolci.” E ci dice che ha in mente di sperimentare una nuova tecnica e cioè di provare a cuocere la pizza sul bbq in modo di provare a darle l’aroma del forno a legna.
Cosa non si fa per ritrovare i sapori originali!
Salutiamo Nadia Lappa, la sua bella famiglia, la ringraziamo per la ricetta e per il loro forte attaccamento alla nostra regione, neanche dirlo che lei, la mamma Carla, sua sorella Andria, Roberto sono tutti impegnati nell’Associazione Emiliano Romagnola di Ottawa, che porta avanti tante iniziative per promuovere in Canada la cultura e la conoscenza della nostra regione. Tra queste vorrei ricordare un libro di ricette emiliano romagnole messo insieme dalle numerose famiglie, quasi tutte di origini parmensi che vivono a Ottawa che hanno voluto così rendere omaggio alla loro terra di origine e conservare, mettendo nero su bianco, i loro ricordi più cari, legati ai sapori e ai profumi della nostra cucina.
E con questo vi do appuntamento alla prossima settimana, un saluto da Marina Leonardi.