Care ascoltatrici e cari ascoltatori, vi segnaliamo un evento che ci permette di ribadire come archeologia e storia antica muovano le leve del nostro essere oggi e del nostro futuro.
Domenica 14 maggio, dalle 15.30, il Museo MUV di Castenaso ospita una conversazione a più voci dedicata alle fasi operative susseguenti lo scavo archeologico, a partire dalle esperienze che hanno visto come oggetto di intervento le necropoli villanoviane di Marano e della nuova Chiesa. Sarà l’occasione per rendere noti i risultati del cantiere-scuola di restauro sostenuto da IBC e realizzato grazie alla partecipazione di giovani studenti universitari.
Il messaggio che lancia questo incontro è che, contrariamente a quanto pensa il grande pubblico sulla riscoperta del passato che i più credono si concluda con il recupero dei reperti, lo scavo archeologico non è che l’inizio di una lunga catena operativa che, dopo la chiusura del cantiere, contempla una molteplicità di interventi di varia natura, definiti in gergo tecnico “di post-scavo”.
Così, a seconda delle circostanze e del contesto archeologico in cui si agisce, si potranno avere la sistemazione e prima manutenzione dei materiali in vista del loro immagazzinamento, oppure l’effettuazione di una serie di indagini aggiuntive quali la setacciatura a secco o ad acqua di campioni o dell’intera matrice terrosa rimossa, oppure azioni di primo restauro atte a consolidare o restituire integrità ai reperti destinati allo studio o all’esposizione.
Dunque, a ben guardare, l’appuntamento del 14 maggio presso il MUV, propone un approccio sfaccettato e coinvolgente a questo importantissimo e impegnativo iter di lavoro e lo fa attraverso le voci competenti che ripercorreranno due dei più recenti scavi archeologici effettuati sul territorio di Castenaso: la necropoli di Marano e il sepolcreto della nuova Chiesa. In quest’ultimo caso, i reperti ceramici dei corredi funerari sono stati al centro di un’attività formativa e di orientamento specialistico, destinata a studenti e specializzandi in archeologia, secondo la metodologia del cantiere-scuola, ideata e sostenuta dall’IBC, in collaborazione con il Comune di Castenaso e il MUV – Museo della Civiltà Villanoviana, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e l’Università di Bologna.
La formula prescelta dall’IBC, dallo stesso ampiamente collaudata in precedenti esperienze, per il recupero conservativo e la preparazione a fini museali di parte dei materiali ceramici della necropoli, si è rivelata la più adatta a offrire ai giovani un’opportunità assai composita. In grado di metterli in contatto tangibile con l’insieme dei processi di gestione del patrimonio dell’antichità e a dare inizio alle attività di valorizzazione del patrimonio recuperato.
Dopo l’introduzione a cura di Giorgio Tonelli (Comune di Castenaso), Luigi Malnati (Soprintendente Archeologia, belle arti e restauro per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) e Fiamma Lenzi (IBC), saranno i diversi specialisti a condurre il pubblico nel vivo del passato.
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it
Un saluto da Valeria Cicala