Cari ascoltatori, vi propongo una mostra fotografica che potrà essere guardata e vissuta come uno straordinario viaggio nel tempo. Come un tour alle radici della nostra storia e della nostra civiltà. Si tratta della mostra di Mimmo Jodice, inaugurata lo scorso 12 settembre al Foro Boario di Modena dove rimarrà aperta fino all’11 gennaio 2015.
L’esposizione a cura di Filippo Maggia, racchiude un ampio, sfaccettato messaggio già nel suo titolo “Arcipelago del mondo antico”. Questo contestualizza nelle acque del Mediterraneo il profondo portato della civiltà occidentale e il suo dialogo con quelle dell’oriente più prossimo che si affaccia sulle sue acque.
Un crogiolo di esperienze, di scambi culturali. Un mondo tutt’altro che statico che andava per mare, che con curiosità e coraggio percorreva rotte e intrecciava scambi di merci e di conoscenze.
Era l’orizzonte di Alessandro il Grande che si spinse ben oltre, era quello del mito e della letteratura: si pensi ad Ulisse che, mentre tentava di recuperare la sua isola, scopriva altre genti altri luoghi. Era il Mediterraneo di Enea, il profugo per eccellenza, la cui discendenza farà nascere Roma, la città eterna che si confronterà continuamente con Atene, ma anche con Alessandria d’Egitto e con le altre città espressione di un quel variegato mondo in cui convivevano religioni e tradizioni differenti. Erano secoli in cui la bellezza, intesa come armonia di linee, di architetture, di colori costituisce segno e scelta costante anche in chi affermava il suo potere. .
Le cinquanta immagini inedite di Mimmo Jodice narrano questa lunga storia di uomini e civiltà. Dai panneggi di una statua alle tessere di un mosaico, tra volti scolpiti, terme, teatri. Ttra realtà e magia di un personale approccio, tutto riconduce ad una memoria consapevole delle nostre radici antiche.
Ma queste straordinarie immagini richiedono la volontà dolente di accostarle alla realtà, di pensare l’attuale Mediterraneo. Dove quotidianamente si consumano viaggi, fughe dall’impossibilità di vivere nel proprio paese. Assistiamo ad una ricerca di altrove che può divenire buia e profonda come le acque, lontane da una sospirata costa.
Jodice ci consegna una lettura tutt’altro che avulsa dalla realtà. Con la finezza di chi conosce ed e è cresciuto, è nato e vive a Napoli, tra una bellezza antica, ogni giorno tradita. All’ombra del Vesuvio, a due passi da Pompei. E’ figlio di una cultura classica, ma è completamente calato, grazie a questa, nell’oggi. E vuole con il suo prezioso lavoro insegnare per un futuro che ha bisogno di nutrirsi di bellezza e di conoscenza critica del paesaggio.
Nell’invitarvi visitare l’esposizione modenese, la città con la sua storia di colonia romana è luogo assai consono a queste immagini, vale la pena ricordare, per chi non ne conosca il percorso, che a Mimmo Iodice, nel 2003, l’Accademia dei Lincei ha assegnato il prestigioso premio Antonio Feltrinelli, per la prima volta assegnato alla fotografia. Mentre 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli gli ha conferito la laurea honoris causa di Architettura.
Buon viaggio nel tempo con foto di questo artista e un saluto da Valeria Cicala
Per maggiori informazioni www.fondazionefotografia.org