Se, come me, siete amanti delle bollicine, Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, merita sicuramente la vostra visita.
Terra di Lambrusco e non solo, Scandiano è il luogo privilegiato per la produzione della Spergola, un vitigno autoctono molto antico, che per molto tempo è stato confuso con il Sauvignon.
La Spergola trova il suo habitat ideale nei terreni argillosi e ricchi di gesso e ha un’ottima resistenza alla siccità. Presenta un grappolo un po’ spargolo, ovvero diradato, soprattutto in vigne di età superiore ai 15-20 anni.
Alla sommità dei suoi grappoli principali presenta un grappolo più piccolo che assomiglia ad una piccola ala, ed è per questo motivo che molti la chiamano ‘alata’.
Il vitigno Spergola consente di produrre un vino equilibrato, intenso e fine, con note floreali e sentori fruttati. Un vino sapido, di corpo medio, con la giusta acidità e una buona struttura prodotto nelle tipologie tranquillo, frizzante, spumante e passito.
Per valorizzare il territorio di Scandiano e questo suo delizioso frutto, le aziende Bertolani, Cantina di Arceto, Cantina Colli di Scandiano, Casali Viticultori e Tenuta di Aljano hanno dato vita alla Compagnia della Spergola.
Io sono andata a visitare l’azienda Casali Viticultori che si trova tra l’alta pianura e la collina reggiana.
Qui la più autentica espressione della Spergola è quella che prevede la fermentazione in bottiglia col metodo classico.
A dimostrarlo in maniera esemplare è il Cà Besina che Casali ha cominciato a produrre alla fine degli anni ‘70, quando l’idea di produrre spumanti metodo classico in Emilia sembrava improponibile.
Quello che vi presento oggi, perché mi ha decisamente conquistato e piacevolmente sorpresa, è il Ca’ Besina Colli di Scandiano e di Canossa DOP Spumante Metodo Classico Millesimato 2009.
Lo faccio con l’aiuto di Roberto Martinelli, direttore generale dell’azienda.
Intervista a Roberto Martinelli
Dalla presentazione che vi ho fatto credo sia abbastanza intuibile che ho notevolmente apprezzato questo vino prodotto da un’uva che sinceramente conoscevo poco.
Uno spumante metodo classico che si contraddistingue per l’ampio bouquet di profumi, per la sua persistenza in bocca, per la sua finissima bolla e per la freschezza e la notevole acidità in grado di accompagnare un intero pasto.
Ma vediamo cosa ne pensa il nostro Maurizio Manzoni dell’Enoteca Regionale di Dozza.
Degustazione con Maurizio Manzoni
Dalla collina di Scandiano in città a Reggio Emilia, per andare alla ricerca di una cucina che riesca ad esaltare questo vino prezioso.
Che si mangi bene nel reggiano è cosa certa, ad impreziosire i piatti di una ristorazione importante ci sono in prima fila il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico Tradizionale Dop di Reggio Emilia.
Io sono andata a trovare uno chef che reggiano non è – almeno di origini- ma che ha avuto la capacità di portare la provincia di Reggio Emilia nel mondo.
Sto parlando di Gianni D’Amato, un grande chef, un artista e un grande uomo. Il suo entusiasmo, il suo amore per la ristorazione e la sua capacità di fare e di creare, sono solidissime e hanno resistito al terremoto che nel 2012 ha sconvolto l’Emilia.
Il suo ristorante Il Rigoletto, due stelle michelin, famoso in tutto il mondo, per causa di quel terremoto non esiste più.
Ma Gianni c’è, insieme alla sua famiglia, alla moglie Fulvia e al figlio Federico, e c’è tutta la sua creatività e fantasia nei piatti che oggi presenta al Caffè Arti e Mestieri di Reggio Emilia.
Intervista a Gianni D’Amato
Molto soddisfatta di questa prima tappa nel Reggiano, parto alla volta di Correggio nel borgo della porduzione del Lambrusco, a presentarvi l’azienda Lini 910 impegnata nella produzione di questo vino elaborato sapientemente attraverso il metodo classico. La tappa culinario la faremo al Ristorante Locanda Ca’ Matilde ai fornelli dello chef Andrea Incerti Vezzani.
Un brindisi alla vostra salute, da Laura di Cantine & Cucine
Le musiche che avete ascoltato in questa puntata sono: Lou Reed – Walk on the wild side; Nancy Sinatra – These boots are made for walking; The Zombies – She’s not there; Billy Withers – Ain’t no sunshine when she’s gone; Otis Redding – Sitting on the dock of the bay