Siamo a Bologna questa settimana per parlarvi della nuova stagione autunnale di Teatri di Vita, che porta nel titolo e non solo, come ci racconterà tra breve il direttore artistico Stefano Casi, una dedica allo scrittore emiliano Pier Vittorio Tondelli, scomparso nel 1991 a 36 anni. “Un Weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta” è il volume di Tondelli a cui si fa riferimento nel titolo della stagione del teatro bolognese, dato alle stampe nel 1990 e ultimo pubblicato dallo scrittore dopo “Altri Libertini”, “Pao Pao”, “Rimini”, “Camere Separate” e “Biglietti agli amici”, testo di cui torneremo a parlare nell’intervista.
“Un week end postmoderno” è un libro di più di 600 pagine, con un indice dei nomi che da solo dà conto della vastità dello sguardo di Tondelli – vi si trovano accostati Roland Barthes e Pierangelo Bertoli, Raymond Carver e Nick Cave, ma anche Antonio Delfini e i Depeche Mode – una lettura da riprendere, uno spaccato densissimo su un decennio controverso, che è un vero e proprio viaggio nei nostri tempi, che è narrazione, descrizione e riflessione. Di questo e della prossima stagione di Teatri di Vita parliamo con Stefano Casi.
Intervista Stefano Casi
Avete ascoltato: The Smiths – There is A Light That Never Goes out