Annunciato da un bus giallo che allegramente si muove nelle strade della città di Bologna, con i suoi “mostri del jazz” disegnati da Lorenzo Mattotti, è in arrivo il Bologna Jazz Festival. Un evento molto atteso, per la città e non solo, visto che si svolgerà in tre province: Bologna, Modena e Ferrara e che dal 26 ottobre al 19 novembre, presenterà ben 34 appuntamenti.
In questa dodicesima edizione si ampliano i luoghi che ospiteranno i concerti, ma si mantiene sotto la direzione artistica di Francesco Bettini e la presidenza di Federico Mutti la formula vincente, cioè quella di presentare la grande storia del jazz abbinata alle più innovative tendenze sonore, cercando di conquistare un pubblico più giovane e incrociando alle sonorità jazz anche l’elettronica e l’hip hop.
Sostenuto da Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna, Fondazioni del Monte e Carisbo e sponsor privati (Hera e Unipol), il Bologna Jazz Festival presenterà i grandi nomi del jazz internazionale e nazionale: il gruppo di Chick Corea e Steve Gadd, l’omaggio a Theloniuos Monk dei quattro pianisti Kanny Berron, Dado Moroni, Danny Grissett e Cyrus Chestnut, la band di Lee Konitz che festeggerà i 90 anni, il trio di Enrico Rava,Matthew Herbert e Giovanni Guidi e la nuova formazione del sassofonista Steve Lehman. Ce ne parla il direttore artistico Francesco Bettini.
Intervista a Francesco Bettini
A Federico Mutti, presidente dell’Associazione Bologna in Musica – Bologna Jazz Festival, abbiamo chiesto di parlarci di una novità di quest’anno: il progetto che riguarda i musicisti rifugiati.
Intervista a Federico Mutti
Per la realizzazione di questo grande progetto, il BJF ha sviluppato numerose partnership. Tra queste spicca quella con BilBOlbul Festival internazionale di fumetto e Cheap on Board. Da qui la collaborazione con il celebre illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti, che firma le immagini originali del Bologna Jazz Festival 2017. Tutto il programma sul sito www.bolognajazzfestival.com.